di Maurizio Ceravolo (fonte Catanzaro Informa)
Per onorare la festa di San Vitaliano, nella serata del 16 luglio alle ore 21:30, in Piazza Prefettura a Catanzaro, il teatro Hercules porterà in scena la 200eisma replica della commedia “Abbasta ma è Masculu” di Piero Procopio. Insieme allo stesso Procopio, abbiamo ripercorso i passaggi più significativi del percorso che hanno portato la commedia a raggiungere tale traguardo. “Abbasta ma è Masculu” va in scena, per la prima volta, nel maggio del 2007 e, in soli 4 anni, nel 2011, raggiunge il traguardo delle 100 repliche. È una commedia, come afferma lo stesso Procopio, “baciata dal Signore”, perché riesce a venire apprezzata dal pubblico in ogni parte dello stivale, classificandosi al primo posto, a Bolzano, in una rassegna nazionale. Inoltre, ha permesso agli attori di ottenere numerosi riconoscimenti ed ha venduto più di 2000 dvd, venendo proiettata su tutti i canali regionali. Si può dire, quindi, che sia stata una commedia di grande successo. Successo che, però, è arrivato in maniera del tutto inaspettato e, anche lo stesso Procopio, non è conscio di quale possa essere stato il segreto che l’abbia spinta così in alto. “Molte volte rimango stupito – ci racconta il regista – perché credo che alcune mie commedie siano fatte per raggiungere l’apice e poi non funzionano. Viceversa, con quelle che penso possano massimo arrivare a 10 repliche, ne faccio 200, che era quello che pensavo quando scrissi Abbasta ma è Masculu”. “Questo succede – aggiunge – perché s’incastrano diverse situazioni, il pubblico si rivede, ride, riflette e fa suo lo spettacolo”. Non esiste, quindi, una ricetta per raggiungere il successo ma un ingrediente fondamentale è “la passione di scrivere e di condividere le proprie emozioni con un pubblico che ti segue sempre”.
Un ricordo dedicato a chi, tra gli attori, ha abbandonato la Compagnia - All’alba della 200^ replica, Piero Procopio ha voluto ricordare anche gli attori che, per cause diverse, non fanno più parte della Compagnia ma hanno contribuito a rendere “Abbasta ma è Masculu” così apprezzata. La prima è stata, certamente, Antonella Apa, scomparsa prematuramente dopo una lunga malattia. “Era una grande donna ed attrice, una caratterista formidabile – racconta Procopio – una maschera di teatro fortissima, con tempi comici imbattibili. La cosa più importante, però, è che le volevamo tutti un gran bene ma, davanti ad un disegno divino, quale è stata la sua scomparsa, bisogna solo arrendersi”. “Un altro personaggio – sottolinea Procopio- che, per motivi lavorativi, ha dovuto rinunciare a far parte della Compagnia, è stato un altro grande: Tonino Angeletti”. “I loro sostituti hanno dovuto lottare con questi mostri sacri – spiega – però sono riusciti a far rimanere la commedia sempre agile e comica”. Il nuovo cast di “Abbasta ma è Masculu” è composto da: Piero Procopio, Franco Procopio, Gori Mirarchi, Vanessa Curto, Biagio Bianco, Stella Surace e Teresa Barbagallo.
La trama della commedia - “Abbasta ma è Masculu racconta la storia di una classica famiglia meridionale – illustra Procopio – dove la nuora del padrone di casa (che si chiama Romeo e la moglie Giulietta, ndr) vive in casa con i suoceri, perché il compagno lavora fuori, ed è incinta. Il suocero vorrebbe, tassativamente, che il nipote fosse maschio e non manca di sottolinearlo. Infatti, la battuta più significativa (da cui origina il titolo della commedia, ndr) è: vui cchi vuliti, nu masculellu o na fimminella? O masculu o fimmina, abbasta ma è masculu e non mi preoccupo! Dà qui nascono una serie di equivoci e gag ed il finale sarà molto forte”. Quest’ultima cosa perché, come in tutte le commedie scritte da Piero Procopio, l’obiettivo non è soltanto far ridere ma anche “stimolare la riflessione del pubblico”.
“Invito tutti i catanzaresi a venire ad onorare San Vitaliano – la chiosa dell’attore – a sedersi in Piazza Prefettura ed a godere di uno spettacolo bello, agile, comico ma con tantissimi spunti di riflessione”