mercoledì 21 giugno 2023

WALKING E CUORE

TANTI BENEFICI CON UNA BELLA CAMMINATA

Il walking, cioè praticare una semplice camminata ogni giorno, è un vero toccasana per la nostra salute. Si tratta di una pratica sportiva adatta veramente a tutti: non comporta alcun costo ed è utile per il benessere di ognuno degli apparati del nostro corpo, in particolare quello muscolo-scheletrico. L'ideale è dunque fare una vivace passeggiata per prevenire i disturbi cardiovascolari e anche quelli oncologici, oltre a contrastare diabete, obesità, patologie cerebrovascolari e ipertensioni.

CAMMINARE, UN ELISIR DI SALUTE: i benefici di alcune attività fisiche, quali camminare o correre, sono ormai pienamente riconosciuti, come dimostrano gli studi illustri pubblicati nella letteratura scientifica internazionale. In particolare il walking, cioè il dedicarsi una bella passeggiata da effettuare con regolarità, è in grado di ridurre il rischio di malattie cardiache e di ictus. Proprio per questo motivo, se si parla di “cardiofitness”, ovvero camminare regolarmente, lo è a pieno diritto in quanto, per esempio, contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo Ldl (cattivo) e ad aumentare al contrario i livelli di colesterolo Hdl (buono). Organismi medici internazionali sostengono che una camminata attiva fatta ogni giorno per almeno mezz'ora aiuta a prevenire e a controllare l’ipertensione, riducendo il rischio di ictus fino al 27%. 

PER CONTRASTARE I PROBLEMI CARDIOVASCOLARI: praticare walking o jogging significa praticare un’attività sportiva particolarmente utile nell'allenare l’apparato cardiocircolatorio. La differenza tra camminare e correre è legata soprattutto all'intensità dell’esercizio, che è molto più elevata nella corsa. Il beneficio fisico legato al camminare, che è un'attività decisamente meno intensa, si ottiene in tempi più lunghi e con allenamenti di maggiore durata. Quando si cammina il passo deve essere sostenuto e possibilmente non ci si deve fermare. Lo svolgimento di attività fisica aerobica regolare, inclusa la camminata veloce, riduce in modo significativo la frequenza cardiaca ed è associata in modo indipendente a una riduzione del rischio cardiovascolare tanto in persone sane, così come in chi presenta fattori di rischio o in individui che hanno già avuto un evento. Non va dimenticato, peraltro, che è stato dimostrato come una vita sedentaria costituisca un fattore di rischio cardiovascolare. 

PER RIDURRE I FATTORI DI RISCHIO: il walking, praticato con continuità, svolge un effetto benefico anche su tutti gli altri fattori di rischio cardiovascolare. Perfetto per contrastare l'ipertensione, il diabete, l'ipercolesterolemia, il sovrappeso e l'obesità e naturalmente per restituire tonicità al fisico. Il walking, grazie alla sua semplicità di esecuzione, può contribuire significativamente a ridurre la sedentarietà anche in persone un po' pigre: vale la pena di sottolineare come in Europa solo il 50% della popolazione svolga regolare attività fisica.

I CONTROLLI NECESSARI PER IL WALKING: per praticare il walking in serenità i controlli preventivi dipendono dai fattori di rischio della persona. Ovviamente sono utile un elettrocardiogramma e una visita cardiologica che includa la misurazione della pressione arteriosa. Qualora si abbiano fattori di rischio cardiovascolare, quali fumo, ipertensione, ipercolesterolemia, diabete o precedenti eventi cardio-cerebrovascolari meglio aggiungere anche una prova da sforzo e un ecocardiogramma, secondo il parere del cardiologo.

ATTENZIONE ALL'IDRATAZIONE: quando si cammina a passo sostenuto o si corre si fa fatica e quindi si suda, perdendo liquidi e sali minerali. Per reintegrare queste perdite è indispensabile idratarsi adeguatamente, bevendo sia prima che dopo l’attività fisica. Soprattutto in estate, quando la sudorazione è molto intensa, può essere utile assumere bevande integrate con sali minerali per evitare fenomeni di disidratazione, che provocano crampi e diminuiscono la resa muscolare. Quando le temperature si fanno bollenti, inoltre, meglio evitare di andare a camminare durante le ore più calde della giornata, privilegiando invece le prime ore della mattina o quelle del tardo pomeriggio o della sera. 



 

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