Jorge Martìn vince il GP di Germania, settima tappa stagionale della MotoGP. Al Sachsenring, in una gara orfana di Marc Marquez che ha dato forfait prima del via, il pilota spagnolo del team Ducati Pramac trionfa al termine di una gara in lotta con la Ducati factory di Francesco Bagnaia che si "accontenta" del secondo posto davanti all'altra Desmosedici di Zarco. Giù dal podio i due piloti del team VR46 Bezzecchi e Marini, che completano il pokerissimo Ducati davanti alla KTM di Miller. Grazie al risultato in terra tedesca Bagnaia mantiene il primato in classifica mondiale con 160 punti e 16 di vantaggio proprio su Martìn.
Un finale al cardiopalma per una gara che ha regalato emozioni dall'inizio alla fine per Ducati. Un'altra tripletta, un altro Gran Premio da incorniciare per le moto di Borgo Panigale che dopo il tris piazzato al Mugello si ripetono anche al Sachsenring in una gara che ha visto Martìn e Bagnaia scambiarsi le posizioni finali. In Germania è infatti lo spagnolo ad avere la meglio, piazzando il bis dopo il successo ottenuto in Sprint Race sabato proprio davanti a Bagnaia. Una gara che ha visto Martìnator e Pecco scambiarsi la posizione in testa più volte, col sorpasso decisivo che è arrivato a sei giri dalla fine per la Ducati Pramac che ha messo il turbo verso il successo. Ma nel finale, alle ultime curve, l'italiano non si è dato per vinto e si è attaccato agli scarichi della Desmosedici di Martìn toccandolo, fortuitamente, nel tentativo di sorpassarlo. La volata finale ha visto quindi sorridere Martìn, che ha messo la sua moto davanti a quella dell'iridato solo per 64 millesimi.
A guardare lo spettacolo a distanza sono stati poi gli altri ducatisti, per un pokerissimo che fa sorridere Borgo Panigale. A conquistare il terzo gradino del podio, come già successo al Mugello, è stato Johann Zarco, che ha messo la sua Ducati Pramac davanti a quelle dei due piloti VR46 Bezzecchi e Marini. Ottima prestazione dei due scudieri del Dottore, che hanno approfittato della caduta di Brad Binder al giro 19 per risalire la china e mettersi davanti. L'altra KTM di Miller, partito benissimo ma protagonista di alcune piccole sbavature, chiude invece sesta, interrompendo di fatto quello che sarebbe stato un filotto incredibile di Ducati. Dietro alla RC16, infatti, si piazzano altre tre Desmosedici, ovvero quelle di Alex Marquez, Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio che chiudono la top 10 davanti a Miguel Oliveira in Aprilia. A punti anche Augusto Fernandez e le due Yamaha di Morbidelli e Quartararo che chiudono delusi al 12° e 13° posto davanti alla Honda LCR di Nakagami e alla Aprilia RNF di Raul Fernandez. Fuori dalla zona punti l'altra RS-GP di Noale di Aleix Espargaro, mentre quelle di Vinales è stata costretta al ritiro dopo nove giri a causa di problemi tecnici. Guardando alla classifica generale, come detto, Bagnaia resta leader con 160 punti, ma vede diminuire il distacco dal secondo Martìn (144) a 16 lunghezze. Inseguono Bezzecchi e Zarco, rispettivamente a 126 e 109 punti, mentre la prima non-Ducati è la KTM di Binder che ha 64 punti di svantaggio su Bagnaia.