L’esame di maturità è un’esperienza che tutti ricordano per il carico emotivo che l’accompagna. L’esito delle prove dipende da diversi fattori, in primo luogo dalla preparazione. A incidere, seppur in misura minore, possono essere però anche altri elementi. Fra questi vi è l’alimentazione. Alcune accortezze a tavola possono infatti aiutare a rendere al meglio delle proprie capacità alla maturità.
L'IMPORTANZA DEI CARBOIDRATI— Gli studenti dovrebbero seguire sempre una dieta sana ed equilibrata, ma chi non è solito farlo anche a pochi giorni dall’esame di maturità può cambiare le abitudini alimentari per esprimere al massimo le proprie potenzialità durante le prove. Il modello di riferimento è la dieta mediterranea, che si basa soprattutto sui carboidrati, che costituiscono il carburante del cervello e, quindi, ne migliorano l’efficienza. “Il 50-55% delle calorie quotidiane dovrebbe provenire da carboidrati, il 25-30%, dai grassi, privilegiando quelli 'buoni', cioè gli insaturi, e il 15-20% delle proteine”, raccomanda la dottoressa Federica Grandi, dietista del Centro di Cura dei Disturbi dell’Alimentazione del Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro (Bg). A essere benzina per il cervello sono i carboidrati complessi, contenuti soprattutto in pasta, pane, riso e negli altri cereali, che l’organismo assimila lentamente. Sono invece da limitare gli zuccheri (carboidrati semplici), che invece favoriscono picchi glicemici, lasciando poi il cervello senza carburante.
LA FRUTTA— Anche gli Omega 3 contribuiscono al buon funzionamento di quest’organo. Di tali acidi grassi buoni è ricco soprattutto il pesce azzurro (sgombri, sardine alici eccetera), ma anche il salmone e il tonno e la frutta secca, in particolare le noci. “Buone fonti di Omega 3 sono anche olio d’oliva, ceci, soia, broccoli, lattuga, cavolo verde, spinaci e semi di chia e lino” aggiunge la dottoressa Grandi. Per il buon funzionamento del cervello sono importanti anche le vitamine del gruppo B, che si trovano principalmente in uova, latte, legumi (soprattutto piselli) e verdure a foglia verde. Siccome rallentano l’invecchiamento dei tessuti, compresi quelli del cervello, sono d’aiuto agli studenti anche le vitamine C ed E. La prima si trova soprattutto nella frutta (non solo agrumi, ma anche fragole e kiwi) e nella verdura (broccoli, cavoli, cavolfiori, spinaci, radicchio, pomodori, peperoni, lattuga eccetera). Ricchi di vitamina E sono la frutta secca, l’olio (extravergine d’oliva, di mais, di girasole e di soia), l’avocado, i gamberetti e le verdure a foglia verde. Inoltre, sono alleati della memoria minerali quali zinco e selenio. Di quest’ultimo abbondano soprattutto alcuni tipi di pesce, come il tonno, la ricotta e le uova, mentre di zinco sono ricchi i legumi, la quinoa, il miglio e la frutta secca.
È IMPORTANTE FARE COLAZIONE— Una buona idratazione è importante sempre, soprattutto quando fa caldo. Lo è a maggior ragione per gli studenti che si accingono ad affrontare l’esame di maturità, quando la tensione può giocare brutti scherzi e far sudare più del solito. Se non si è ben idratati si rischia di perdere lucidità, con risvolti negativi su memoria e concentrazione. “Bisognerebbe bere come minimo 1,5-2 litri d’acqua al giorno, aumentando la quantità se si pratica sport. In alternativa si possono consumare tisane o infusi, mentre sono da evitare i succhi di frutta e gli energy drink, in quanto troppo zuccherati”, consiglia la dottoressa Grandi. Oltre a sedersi a tavola a orari regolari, è importante anche non saltare la colazione. Si tratta infatti di un pasto fondamentale, perché contribuisce a mantenere stabili nel sangue i livelli di glucosio, oltre che ad assicurare buone performance nello studio. Al mattino sono ottime fonte di carboidrati le fette biscottate e il pane tostato, mentre latte e yogurt bianco forniscono un buon apporto di proteine. Gli acidi grassi buoni possono invece essere introdotti con la frutta secca. Infine, anche in questo pasto va limitato lo zucchero.