lunedì 19 giugno 2023

9 CONSIGLI PER PROTEGGERE IL CUORE DAL CALDO

DALL'IDRATAZIONE ALL'USO DEI FARMACI

Sono numerose le evidenze scientifiche che mostrano che un caldo intenso peggiori le condizioni di chi soffre di malattie cardiovascolari. Infatti, in queste condizioni, per disperdere il calore il cuore deve aumentare sia frequenza del battito sia il pompaggio di sangue, affrontando un lavoro extra. Il rischio è tanto più alto quanto più si è in là con l’età e quanto più le condizioni di salute sono gravi. Devono stare attente anche le donne in gravidanza, perché per via dell’aumento di peso e delle richieste del feto si disidratano con più facilità. In genere, gli effetti dell’afa si manifestano entro una settimana dall’aumento delle temperature e sono pericolosi soprattutto nelle zone in cui l'aria è più inquinata e nei grandi centri urbani, dove si creano le cosiddette "isole di calore". Una buona idratazione aiuta il cuore a pompare il sangue più efficacemente. "Per questa ragione, le persone senza problemi di salute soprattutto in estate dovrebbero bere circa 2 litri d’acqua al giorno per reintegrare i liquidi che si perdono con la sudorazione", raccomanda il professor Antonio Bartorelli, responsabile dell’Unità Operativa di Cardiologia Interventistica Universitaria dell’Irccs Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio di Milano. Soprattutto quando si suda molto, per reintegrare una maggiore quantità dei sali minerali persi sono indicate bevande che li contengono, come quelle pensate per chi pratica sport.

Se da un lato l’acqua e le bevande per gli sportivi danno una marcia in più al cuore (e le seconde permettono anche di reintegrare più sali minerali), le bevande alcoliche, al pari di quelle zuccherate, hanno effetti negativi su quest’organo. "Entrambe favoriscono la perdita di liquidi, facilitando così la disidratazione", spiega il professor Bartorelli. Inoltre, è importante evitare di bere bevande (acqua compresa) ghiacciate, perché il freddo può provocare la comparsa di crampi allo stomaco. Per proteggere il cuore dalle insidie che nasconde l’estate non bisogna prestare attenzione solo a ciò che si beve, ma anche a quel che si mangia. In particolare bisogna evitare di consumare pasti pesanti. "Quando lo stomaco è colmo di cibo vi è un maggior afflusso di sangue verso quest’organo. Così la quantità di sangue che giunge alla pelle e che ha un ruolo fondamentale nel regolare la temperatura corporea è inferiore e il cuore aumentare il suo lavoro perché l’organismo non si riscaldi troppo", afferma il professor Bartorelli. Sono invece indicati pasti leggeri e frequenti, così come il consumo di alimenti ricchi d’acqua. Per avvertire meno l’afa la soluzione migliore consiste nell’utilizzare l’aria condizionata, stando però attenti a non impostarla a una temperatura molto più bassa in confronto a quella esterna. Il rischio, altrimenti, è di essere vittima di problemi dovuti a uno sbalzo termico. "Chi non dispone di un condizionatore può ingegnarsi utilizzando un semplice ventilatore, aumentando il refrigerio spruzzandosi addosso dell’acqua con un nebulizzatore oppure tenendo sulla fronte e sul collo un panno bagnato", suggerisce il professor Bartorelli. Per evitare di sottoporre il cuore a sforzi supplementari bisognerebbe evitare di uscire di casa nelle ore centrali della giornata, che sono quelle in cui l’afa tende a essere più opprimente. Inoltre, non bisogna indossare i primi vestiti che capitano. Abiti larghi e in tessuti naturali, che lasciano traspirare la cute, contribuiscono infatti a tenere quanto più fresco possibile il corpo. "Anche la scelta del colore non deve essere casuale, perché le tinte chiare, in particolare il bianco, attirano meno i raggi solari", prosegue il professor Bartorelli. L’afa può causare la cosiddetta “botta di caldo”, problema che si manifesta con mal di testa, vertigini, debolezza e nausea e che rende la pelle fredda e umida. Quando la situazione non migliora stando al fresco è opportuno rivolgersi a un medico. "Più seria è la situazione in caso di colpo di calore, che provoca tachicardia e febbre alta, con la pelle che diventa rossa, calda e secca". In tali circostanze è bene chiamare subito il numero di emergenza unico europeo (112) o farsi accompagnare in fretta al pronto soccorso. Il calore influenza sia l’assorbimento sia la distribuzione dei farmaci nell’organismo. Da un lato, quindi, c’è il rischio che siano meno efficaci di quanto dovrebbero e dall’altro che causino effetti collaterali. "Per evitare che la terapia che si segue riduca la gittata cardiaca, pregiudicando la termoregolazione, in estate il medico dovrebbe valutare i dosaggi soprattutto di medicinali usati da chi è iperteso e da chi soffre di scompenso cardiaco, quali diuretici, ace inibitori e betabloccanti", avverte il professor Bartorelli. Da valutare anche l’uso degli antinfiammatori, che abbassando l’efficienza dei reni e possono causare disidratazione. Se possibile, quando fa molto caldo bisognerebbe svolgere attività fisica in piscina o in luoghi chiusi, come le palestre. Se ci si allena all’aperto, lo si dovrebbe fare o al mattino presto o nel tardo pomeriggio. Oltre alla crema solare, per proteggersi dal calore quando si fa sport bisognerebbe indossare un cappellino e un paio di occhiali da sole. "Inoltre, è importante bere ancor prima di avvertire lo stimolo della sete, così da non restare disidratati e non essere vittima di crampi". Per essere più sicuri, è meglio allenarsi in compagnia. Il consiglio di controllarsi vicendevolmente è valido non soltanto per chi pratica sport. In estate, soprattutto le persone anziane e sole possono ritrovarsi a fare i conti con diversi problemi, che possono mettere a rischio la loro salute. "Fate regolarmente visita a un vicino oppure a una persona cara per capire in che condizioni si trova e valutate se sia il caso di una visita medica, che può salvare delle vite", osserva il professor Bartorelli. Infatti, l’isolamento sociale è un altro dei fattori che può avere conseguenze irreparabili.




 

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