di Daniela Cursi Masella
Dieci sedute per sentirsi meglio, venti per migliorare il fisico, trenta per un corpo fluido e agile”. Così Joseph Pilates descriveva la disciplina che prende il suo nome. Dieci, venti, trenta sedute. Tempistiche che, andando oltre il matwork, si abbreviano sensibilmente con i grandi macchinari: Reformer, Cadillac, The Chair, Spine Corrector e Barrel “agevolano il movimento per eseguire gli esercizi in modo più mirato e preciso”. Con questa promessa, Emy Taglietti, maestra di pilates di primo e secondo livello, ci conduce nell’universo Pilates con una lente di ingrandimento sulla palestra che appartiene alla disciplina
Il primo beneficio di quella che può sembrare una danza sospesa è l’autostima. “Quando dimostro l’esecuzione di un esercizio - testimonia l’esperta - la reazione delle mie allieve coincide spesso con un 'Non ce la farò mai'. Si tratta di una reazione alla quale noi maestre di pilates siamo preparate ben sapendo che poi, rivedendosi in foto, seguirà un 'Sono davvero io?'. La cosiddetta palestra del pilates fa questo effetto, mette le persone in connessione con il loro potenziale fisico e psicologico”.
CONSAPEVOLEZZA— I 34 esercizi previsti nel protocollo matwork sono tutti eseguibili con i macchinari. Gli ingredienti sono sempre gli stessi: baricentro, respirazione, controllo, concentrazione, fluidità del movimento e precisione. Questa la ricetta per l’equilibrio di corpo e anima. “Un fisico che distribuisce uniformemente il peso - sottolinea Emy - comunica consapevolezza di sé. A prescindere dall’età, è sempre possibile lavorare per allungare tutte le catene cinetiche e sviluppare tutti i muscoli in maniera uniforme fino ad una perfetta simmetria. Questa è l’unica chiave che apre la porta dell’equilibrio psicofisico”.
EFFETTI— Potenziamento, tonificazione muscolare, rieducazione motoria, preparazione atletica e correzione della postura. Il tutto senza incidere su colonna vertebrale e articolazioni. Queste le garanzie della palestra del pilates. “Il lavoro sulla muscolatura profonda attraverso la contrazione eccentrica e isometrica è più duraturo. E l’attitudine a respirare con il diaframma - spiega Emy Taglietti - rimane in memoria nella quotidianità permettendo a corpo e mente di allinearsi oltre la tensione. Gli insegnamenti del pilates sono una risorsa per affrontare episodi stressanti fisicamente e psicologicamente. Comincia tutto dalla prima foto di un esercizio: scopri di avere più abilità di quelle che credevi. Un sensazione alla quale non si rinuncia più”.