di Federico Guerri
Alberto ha settantacinque anni, è pensionato e vedovo, e a parte il pianoforte in casa, l’unica cosa che gli è rimasta dell’amatissima moglie è il gatto. O meglio, era il gatto. Che una volta deceduto Alberto porta in un cassonetto, e lì davanti parla con la moglie, anche se sembra parlare da solo. Almeno così pensa Margherita, l’adolescente che vive nel suo palazzo e che lo vede dalla finestra. Ma Margherita non è una ragazza qualunque, è molto gentile, educata, gestisce con un’amica la cabina telefonica delle storie, e soprattutto prova una grande simpatia per quell’anziano che tutto ad un tratto, per non stare sul divano tutto il giorno, decide di fare il rider. Alberto e Margherita sono i protagonisti del romanzo di Federico Guerri Senza disturbare i tulipani ( Edizioni Spartaco), una storia che fa sorridere e sperare. Ci si addentra piano piano in un’amicizia stramba, dolce e divertente, resa involontariamente ancor più stretta da Eva Gaspardi, inquilina centenaria affetta da alzheimer che vive con una badante e ricordi che vanno e vengono diventando di tanto in tanto la sua personale e attuale realtà. Ma la storia di Eva deve essere stata davvero interessante, e una motocicletta della seconda guerra mondiale e un biglietto con la parola Afsluitdijk lo confermano.
Così nasce la curiosità di Alberto e Margherita, che tra ricordi, amori, amicizie e tulipani tireranno i mezzo anche Simona, ex amica di Margherita.
Senza disturbare i tulipani è un romanzo ironico e tenero al contempo, una favola moderna che crea speranza e bellezza.