lunedì 29 maggio 2023

CHI FA QUESTA COSA E' PIU' INTELLIGENTE

LA NUOVA SCOPERTA

Siete amanti delle foto di gattini o cagnolini? È un ottima cosa che potrebbe aiutarvi in diverse situazioni. Secondo uno studio giapponese, guardare immagini di cuccioli di qualsiasi tipo, anche maialini, aumenta la concentrazione e la produttività sul lavoro. La ricerca si chiama “The Power of Kawaii” ed è stata pubblicata sulla rivista ad accesso aperto “Plos One”. A realizzarla è stata l’Università di Hiroshima che, per l’analisi, è partita dai risultati di uno studio del 2009 dimostrando come essere esposti a immagini carine abbia reso un gruppo campione migliore nel giocare a un gioco da tavolo simile all’Allegro Chirurgo. Più carina è l’immagine, migliore è l’abilità nell’operare il finto paziente.

Il potere delle foto dei cuccioli

Il team di Hiroshima ha ideato tre esperimenti per testare quali tipi di concentrazione migliorano con l’esposizione a immagini carine. Secondo i ricercatori, la concentrazione potrebbe aumentare mentre si osservano cose carine per una sorta di riflesso comportamentale istintivo che si verifica quando gli adulti sono a contatto con dei bambini che non possono prendersi cura di se stessi. Nel primo esperimento, 48 partecipanti sono stati divisi in due gruppi. Tutti hanno giocato a un gioco simile a quello dello studio del 2009, e poi a ciascun gruppo è stata mostrata una raccolta di immagini di cuccioli di animali o di immagini di animali adulti. Poi hanno giocato di nuovo al gioco e il gruppo che era stato esposto alle foto di cuccioli di animali ha ottenuto un punteggio più alto rispetto all’altro gruppo.

Nel secondo esperimento, a ogni gruppo è stato chiesto di contare quante volte un certo numero è apparso tra una stringa casuale di numeri, nonché quale lettera appariva all’interno di una forma. Il gruppo che aveva visto prima le immagini dei cuccioli ha mostrato una notevole precisione e velocità nel rispondere rispetto all’altro gruppo, esattamente come era avvenuto nel primo test.

Nel terzo esperimento, invece, 36 partecipanti, alcuni a cui erano state mostrate immagini di cuccioli, altri di animali adulti, hanno dovuto identificare una lettera che lampeggiava velocemente su uno scermo. In questo caso non ci sono state differenze nei tempi di reazione. Questo test ha quindi dimostrato che l’esposizione a “cose carine” migliora la concentrazione ma non l’intera abilità mentale.

Cos’è il “Kawaii” e perché migliora la concentrazione

In giapponese la parola “Kawaii” è un aggettivo che può essere tradotto appunto con termini come “grazioso”, “adorabile” e “carino”. Nella cultura giapponese indica anche qualcosa dall’aspetto ingenuo e fanciullesco come i bambini. Nello studio “The power of Kawaii”, i ricercatori hanno voluto approfondire proprio quali sono gli effetti psicofisiologici dell’essere esposti a qualcosa d’infantile, come le foto di gattini, cagnolini o altri cuccioli. La ricerca ha già dato buoni risultati sul campione usato per gli esperimenti dimostrando come le “cose carine” aumentino la concentrazione. Coloro che hanno partecipato ai test erano però tutte persone giapponesi e, per avere risultati attendibili, gli studiosi stanno lavorando per ripetere l’esperimento anche su gruppi provenienti da altre culture come quella europea.

 

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