La scrittrice Sara Rattaro ama le biografie e le storie di donne. Storie interessanti, significative, che lasciano il segno. Allora ha pensato a donne che raccontano le donne. Con Ritratti di donne ( Morellini) Rattaro ha infatti chiamato le sue studentesse, ventotto per la precisione, per dar vita ad un’antologia, per raccontare donne che le hanno ispirate, donne che per loro sono importanti, donne che si sono fatte strada andando avanti nonostante gli ostacoli, donne che hanno fatto la storia. Ed ecco perciò che ogni autrice ha pensato ad un nome, ha spiegato il perché della sua scelta e poi ha narrato un episodio particolare della sua vita, tra il reale e il romanzato: Agatha Christie, Artemisia Gentileschi, la Vedova Cliquot, Diana Spencer, Franca Rame, la Regina Elisabetta II, Bette Davis, sino a Evita Peron, Mary Shelley, Sylvia Plath e Virginia Wolf. Non c’è tempo, non c’è epoca, sono donne. Donne che il mondo non ha mai dimenticato e non dimentica.Non esiste un momento storico in cui le donne non abbiano lottato per difendersi e prendersi la parola, e queste, raccontate nella raccolta, hanno tutte, a loro modo, contribuito a rendere in qualche modo, e per quanto possibile, migliore questo mondo. Non si può costruire il futuro se non si conosce il passato, un passato che va contestualizzato, dal quale imparare per non ripetere gli stessi errori ma soprattutto prendere il meglio. Un viaggio avanti e indietro nel tempo, quello di Rattaro e delle ventotto scrittrici, che proprio per il suo presentare donne senza una sequenza temporale, ci fa anche capire quanto a volte sia complicato far cambiare le idee e la società. Ma l’importante è non demordere mai.
