La storia del rum siciliano si può raccontare come una favola. C’era una volta in Sicilia la canna da zucchero, conosciuta in dialetto come “cannamela”. Portata dagli arabi nell’800 nel corso dei secoli diventò l’oro bianco dell’isola. Poi un po’ per la crisi idrica e un po’ per la natura energivora della produzione (come si direbbe oggi) andò in disuso. Tranne ad Avola dove i marchesi Pignatelli Aragona Cortes continuarono le coltivazioni. Nel 1700 ad Avola cominciarono pure a fare il rum, tradizione mantenuta fino ai primi del ‘900. Una vicenda fantastica ripescata ad Avola da Corrado Bellia che nel 2017 ha ripreso la coltivazione della canna da zucchero. Mezzo ettaro di cannamela usata nobilmente per produrre il Rum Avola, il primo rum agricolo moderno d’Italia. Buonissimo e premiato ai concorsi, merita l’acquisto anche per la storia che racconta.
sabato 22 aprile 2023
LA “CANNAMELA” FA BUON RUM
UNA LUNGA STORIA SICILIANA
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