Dopo 34 anni il record di Ingemar Stenmark è eguagliato: Mikaela Shiffrin trionfa nel gigante di Are (Svezia), è il successo numero 86 in Coppa del Mondo. Proprio come quelli della leggenda svedese. Lui li collezionò in slalom (46) e gigante (40), lei li divide tra slalom (52), gigante (20), superG (5), discesa (3), combinata (1) e parallelo (5). E sulla pista dove il 20 dicembre del 2012 raccoglieva la prima vittoria (in slalom) ha coronato l’inseguimento, pronta al sorpasso già da domani nello slalom che chiude l’ultimo weekend di Coppa prima delle finali di Soldeu (Andorra). “Che giornata spettacolare - ha commentato Shiffrin -. Già prima di partire nella seconda manche sapevo di aver già vinco la coppa di gigante, sono stata anche fortunata con il meteo e la visibilità nella prima. È incredibile”.
BRIGNONE SECONDA—Ma accanto alla stella di Shiffrin brilla Federica Brignone, l’unica a mettere a rischio il primo posto della statunitense con una seconda manche all’attacco, macchiata da un errore nelle ultime porte che l’ha rallentata e che forse le è costata il successo. Alla fine sono 64 i centesimi di ritardo di Fede, che è riuscita a recuperare 4 decimi. Per Brignone, che cercava il primo successo stagionale in gigante, è il sesto podio del 22/23, il 55° in carriera. “Ho attaccato molto, ho rischiato molto, non ho sciato benissimo in tutti i settori, ho perso un po’ nel finale ma volevo prendere Mikaela - ha commentato Federica - . Ho fatto del mio meglio, sono sempre lì, ancora sul podio, sto sciando bene. So che posso sciare bene anche nelle finali e in superG, non vedo l’ora di andare a Soldeu”.