di Roberto de Filippis (fonte Gazzetta dello sport)
Basta osservare come si stanno trasformando i centri sportivi per capire l’enorme successo che il padel sta riscontrando in Italia, dove i campi da gioco, così come i praticanti, sono in continuo aumento. Insieme agli appassionati di questa disciplina, però, cresce anche il numero degli infortuni di cui chi vi si cimenta, soprattutto senza essere sufficientemente preparato, è vittima. Vediamo quali sono quelli più comuni, come cercare di evitarli e le terapie a disposizione per guarire.
PADEL E INFORTUNI— Il grande successo del padel è dovuto anche al fatto che si tratta di uno sport relativamente semplice da giocare, almeno se non si ha l’ambizione di confrontarsi con avversari di livello. In realtà, questo aspetto rappresenta un’arma a doppio taglio. Infatti, se da un lato fa sì che ci si possa divertire fin dalla prima partita pur senza essere in possesso di un bagaglio tecnico di prim’ordine, dall’altro è proprio la mancanza di una formazione specifica in questo sport a esporre a un maggior rischio di infortuni. “Saper eseguire i colpi del padel in maniera corretta è importantissimo non soltanto per alzare la qualità del proprio gioco, ma anche per non mettere in pericolo i propri arti, specialmente quelli superiori. Questa raccomandazione è valida per tutti gli sport, ma soprattutto per quelli in cui molti si cimentano senza prima aver appreso da un insegnante la corretta esecuzione almeno delle tecniche di base” sottolinea il dottor Alberto Lazzerini, responsabile dell’Unità di Chirurgia della Mano dell’Irccs Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano.
CADUTE E TENDINITI— Gli infortuni più frequenti tra i giocatori di padel sono quelli conseguenti a cadute accidentali. Istintivamente, tutte le volte in cui si perde l’equilibrio e si sta per ruzzolare a terra si portano in avanti i palmi delle mani, così da proteggere la testa. Soprattutto quando si cade senza essere riusciti a lasciare la presa della racchetta si rischiano fratture serie. Nella maggior parte dei casi a esserne vittima sono lo scafoide e il polso. A volte questo genere di incidente è invece causa di lesioni a carico dei legamenti. “Tra chi pratica il padel si osservano infortuni non caratteristici di tale disciplina, ma di altri sport, come lo sci e il ciclismo: si tratta di lesioni ai legamenti del pollice, la cui origine è quasi sempre una caduta accidentale” conferma il dottor Lazzerini. Gesti tecnici mal eseguiti non aumentano soltanto il rischio di cadute, ma anche quello di problemi da sovraccarico, quali le tendiniti alle articolazioni degli arti superiori. Se non curate a dovere, l’infiammazione di tali parti del corpo può diventare cronica, creando ancora più fastidi. “Di infortuni da sovraccarico possono essere vittima anche giocatori di padel dalla tecnica perfetta, ma che si cimentano troppo spesso in questo sport” precisa l’esperto.
IL RIPOSO— Siccome limitano la libertà dei movimenti e, di conseguenza, la possibilità di eseguire i colpi correttamente, polsiere e gomitiere non sono d’aiuto nella prevenzione dei traumi da caduta. Oltre che a lasciare la presa sulla racchetta quando si perde l’equilibrio, per ridurre i rischi è importante anche indossare scarpe adatte a tale sport, che consentano soprattutto di effettuare i movimenti laterali in sicurezza. Se si è vittima di un trauma da caduta, a seconda della gravità è necessario astenersi dall’attività fisica, indossare un tutore, tenere bloccato l’arto con un gesso e, nei casi più seri, sottoporsi a un intervento chirurgico. Invece, in caso di tendinite oltre al riposo sono d’aiuto farmaci antinfiammatori, tutori e sedute di fisioterapia. “Una volta risolto l’episodio acuto, è importante riprendere progressivamente a praticare sport, aumentando l’intensità a poco a poco” raccomanda il dottor Lazzerini. A essere meno a rischio di infortuni sono i bambini e gli adolescenti. Infatti, spesso i genitori fanno seguire loro un percorso formativo, grazie a cui i figli apprendono come effettuare correttamente i gesti tecnici.
