di Anna Castiglioni (fonte Gazzetta dello sport)
Meno del 30% degli italiani (dati del 2022) beve acqua del rubinetto. Eppure è una delle più controllate e sicure d'Europa: le acque degli acquedotti provengono per l’84,8% da falde sotterranee, anch’esse naturalmente protette. Come per l'acqua in bottiglia, anche quella del rubinetto prima di essere immessa nel mercato è sottoposta a controlli rigorosi e, se necessario, a processi di purificazione, in modo tale da garantire un’acqua che sia sicura per il consumatore.
Si possono trovare informazioni dettagliate sulle caratteristiche chimico-fisiche delle acque distribuite nelle aree interessate sia mediante le comunicazioni periodiche fornite dal gestore idrico, che nei siti web dello stesso gestore, di autorità comunali e/o regionali. Secondo gli studi dell’European Food Safety Authority (EFSA) esiste un rapporto di causa ed effetto tra l’assunzione giornaliera d’acqua e il mantenimento delle normali funzioni fisiche e cognitive. In altre parole, senza un corretto apporto idrico non funzioniamo bene. L’acqua riveste inoltre un ruolo particolarmente importante nella termoregolazione. L’aumento della temperatura corporea è conseguenza della riduzione della sudorazione e del flusso ematico cutaneo indotta dalla disidratazione. I valori di riferimento per una corretta idratazione considerano l’acqua assunta complessivamente – sia mediante consumo diretto che attraverso alimenti e bevande di ogni genere – variano in base all'età e al genere: neonati sino a sei mesi di vita: 100 mL/kg al giorno
tra 6 mesi e un anno di età: 800-1000 mL/giorno
tra 1 e 3 anni di vita: 1100-1300 mL/giorno
tra i 4 e gli 8 anni di età: 1600 mL/giorno
età compresa tra 9-13 anni: 2100 mL/giorno per i bambini e 1900 mL/giorno per le bambine
adolescenti, adulti e anziani:
femmine 2 L/giorno
maschi 2,5 L/giorno.
In condizioni normali, i meccanismi di autoregolazione che determinano la sensazione di sete aiutano l’organismo ad assumere il giusto fabbisogno d’acqua necessario a compensare le perdite idriche, che hanno luogo per effetto della sudorazione, respirazione, escrezione di urine e feci. Ci sono tuttavia alcuni individui, soprattutto bambini e anziani, che sono maggiormente soggetti a disidratazione, perché hanno una riduzione della percezione nella sensazione di sete e nello stimolo naturale a bere, con il rischio di non bilanciare adeguatamente e tempestivamente le perdite di acqua. In questi casi è utile anticipare la richiesta di sete per evitare episodi di disidratazione. Per ricordarsi di assumere la giusta quantità di acqua giornaliera, è sufficiente riempire una bottiglia o una borraccia e tenerla a portata di mano: sulla scrivania, nello zaino, nella borsa. Per essere certi di bere a sufficienza si possono anche contare i bicchieri d'acqua bevuti in una giornata: 10 bicchieri corrispondo a circa 2 litri. La disidratazione, causata da un assunzione di liquidi inferiori alla perdita di acqua, ha effetti anche seri sull’attività e sulle prestazioni fisiche dell’organismo. Nelle forme più lievi è influenzata la termoregolazione ed è manifesta la sensazione di sete, con il prolungarsi del fenomeno si manifestano crampi, apatia, astenia, maggiore irritabilità; forme più gravi inducono malessere generale ed anche allucinazioni fino a rischio di insorgenza del colpo di calore ed effetti letali. Lo stato persistente della disidratazione è associato ad un significativo incremento di rischio di molte patologie, anche gravi, in primo luogo a carico del rene. Ecco i 10 consigli del Gruppo Cap, che gestisce il servizio idrico integrato della Città Metropolitana di Milano, per non sprecare acqua:
inserire un frangigetto al rubinetto. Il frangigetto è un miscelatore da inserire all'interno del rubinetto che aggiunge aria al getto d'acqua erogato, per risparmiare fino a 6-8 mila litri ogni anno.
Se il tuo rubinetto o lo scarico del wc perde, riparalo. Le piccole perdite domestiche possono causare uno spreco anche di 100 litri al giorno.
Per il tuo wc, prediligi uno scarico con pulsanti a quantità differenziate oppure con una manopola di regolazione. In questo modo, contribuirai a un risparmio annuo compreso fra i 10 e 30 mila litri.
Meglio la doccia del bagno in vasca. In doccia il consumo medio è di 40-60 litri di acqua, per una vasca invece può essere anche di due o tre volte superiore.
Mentre ti lavi i denti o ti fai la barba, evita di tenere aperto il rubinetto. Chiudere l'acqua quando non serve fa risparmiare fino a 5 mila litri l'anno.
Usa la lavastoviglie invece di lavare i piatti a mano e la lavatrice invece di lavare i panni a mano. Inoltre, avvia i tuoi elettrodomestici solo a pieno carico. Oltre a risparmiare fra gli 8 e gli 11 mila litri d'acqua annui, è un buon modo per ridurre anche i consumi energetici.
Lava la tua auto solo quando strettamente necessario e utilizza il secchio anziché il tubo. Risparmio previsto: oltre 100 litri d'acqua per ogni lavaggio.
Innaffia le piante del tuo balcone o giardino la sera. L'acqua evaporerà più lentamente, per un risparmio medio complessivo di circa 5-10 mila litri all'anno.
Quando prepari la pasta o il riso, non buttare l'acqua di cottura (non salata): può essere ottima per innaffiare le piante e per risparmiare fino a 1800 litri d'acqua all’anno.
Cerca di recuperare l'acqua piovana sul balcone e in giardino. La puoi usare per innaffiare le piante.