a cura di Federico Mereta (giornalista scientifico)
Immaginatevi di trovarvi di fronte a una tavola imbandita e a dover fare attenzione agli alimenti che potrebbero scatenare l’allergia che avete già identificato. Può anche capitare che alcuni tipici sintomi, come starnuti, naso che cola, occhi che bruciano e raramente difficoltà a respirare, si verifichino per similitudine insospettabile. Questa somiglianza è alla base delle cosiddette allergie crociate. Per capire che cosa sono le allergie crociate, facciamo un esempio. Chi è allergico alla parietaria, una pianta che spesso cresce sui muri delle case diroccate, potrebbe provare le stesse sensazioni di fastidio mangiando una pasta al pomodoro e basilico, perché quest’ultimo può scatenare gli stessi problemi della parietaria. Si tratta di una possibilità che si può verificare in molti casi.
Bisogna fare attenzione anche ai pollini e agli incroci perversi coi cibi. Chi è allergico ai pollini di betulla, potrebbe avere disturbi allergici mangiando una pera, una banana, un finocchio. Chi entra in crisi coi pollini delle graminacee, potrebbe avere gli stessi disturbi mangiando un kiwi o una prugna.
Allergie crociate e mascherate: la differenza
Solo il medico può aiutare a riconoscere le allergie crociate. Anche perché non bisogna dimenticare che il quadro può emergere anche quando non ci sono questi incroci che ingannano il sistema immunitario. Ci sono anche situazioni in cui alimenti ne mascherano altri mettendo a rischio chi è allergico. In questo caso si tratta di allergie mascherate. Per esempio l’albumina dell’uovo può essere usata nella preparazione del vino bianco. Oppure l’olio d’arachidi può essere utilizzato per friggere le patatine. Bisogna per tanto fare attenzione a tutti gli ingredienti quando mangiamo fuori casa ed bisogna sempre leggere le etichette dei prodotti prima di consumarli.