A Torino alcuni bambini hanno insultato un bimbo ebreo. "In altri anni ti avremmo bruciato", la frase shock contro il piccolo che partecipava a una festa con la kippah in testa. È quanto il presidente della comunità ebraica torinese, Dario Disegni, sentito in audizione alla commissione Segre del Comune. "Tutti gli altri si sono messi a ridere. Mi chiedo dove sentano certe cose e il ruolo delle famiglie", si chiede Disegni."Le due armi fondamentali per vincere l'antisemitismo e l'odio sono educazione e cultura" - ha detto Disegni, ribadendo l'allarme per la "demonizzazione dello Stato di Israele, e non intendo la libera dialettica su scelte politiche che è oggetto di discussione anche fra i cittadini israeliani. È una cosa che ci preoccupa. Se si fanno eventi in cui si accusa Israele di essere uno Stato razzista e che pratica l'apartheid si fanno accuse infamanti, storicamente false e che finiscono per spostare l'odio verso Israele nei confronti delle comunità ebraiche. Sono atteggiamenti che ci preoccupano". Il riferimento è al convegno, ospitato nelle scorse settimane, a Palazzo Civico e al centro di polemiche.
"Purtroppo -- ha aggiunto Disegni - l'antisemitismo è un fenomeno in aumento a livello internazionale e la percezione degli ebrei in Europa è di crescente insicurezza. La preoccupazione per il fenomeno dell'odio social. Circa il 10% degli italiani è censito come antisemita, ma c'è un antisemitismo serpeggiante molto superiore".