martedì 21 febbraio 2023

MOMENTI DI GLORIA

LʼACQUA, FONTE DI VITA E DI ISPIRAZIONE...

di Gloria Micacchi

“Laudato siʼ, miʼ Signore, per sorʼacqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta”... Così San Francesco nel “Cantico delle creature” descrive sorella acqua, dono del Signore per tutti gli uomini e tutte le creature viventi. Un dono non solo utile, ma necessario per tutti. Un dono offerto senza distinzioni, un bene universale di cui nessuno può essere padrone esclusivo. Lʼacqua preziosa, è un tesoro di cui tener cura. 

Nella mitologia e nelle religioni lʼacqua è sempre presente come elemento sacro ed è possibile rintracciare in tutto il Mondo ed in ogni epoca, anche tra culture assai distanti tra loro, dei significati e degli utilizzi “rituali” molto simili. Lʼacqua è lʼelemento principale della vita, simbolo della vita stessa, di rinascita e di purificazione, di trasformazione e iniziazione primordiale. Incarna il principio femminile, adattabile (assume la forma del contenitore senza cambiare mai la sua essenza), passiva (fluisce ove cʼè spazio senza forzature), sotto forma di liquido amniotico preserva e dà inizio alla vita, come pioggia rende fertile la terra... Per gli uomini primitivi non poteva che essere un‘entità divina, dalle origini misteriose, capace di assumere forme diverse da cui lasciarsi meravigliare e al contempo a cui essere profondamente grati.

Nel Cristianesimo ha un ruolo fondamentale nel battesimo, il primo dei sette sacramenti della Chiesa cattolica che mediante il rito dellʼimmersione e la pronuncia della formula trinitaria sancisce lʼentrata di un nuovo cristiano nella Chiesa. Nella Bibbia e nei Vangeli la si incontra spesso, dal diluvio universale con Noè, allʼapertura del Mar Rosso da parte del Signore per permettere lʼesodo degli ebrei, ai miracoli di Gesù legati ad essa come la camminata sulle acque a Tiberiade e la pesca miracolosa.

NellʼEbraismo ha un ruolo fondamentale nelle abluzioni rituali legate alla purificazione (tevilah). Nel Buddismo, simbolo di tranquillità, purezza e chiarezza, viene celebrata durante la Festa dellʼAcqua (Capodanno), viene offerta fresca ogni giorno alle statue di Buddha e viene anche usata come oggetto di meditazione.

NellʼInduismo è sacra, associata a Vishnu, detentore del “dharma”, che viene chiamato Narayana, ovvero abitante delle acque. I templi vengono edificati a ridosso dei fiumi e tra questi il Gange, lava via tutti i peccati ai fedeli che vi si immergono. NellʼIslam è simbolo di purezza, presente in molti passi del Corano come nella sura che recita “Dio ha creato tutti gli esseri viventi a partire dallʼacqua” (XXIV. 45).

Nello Shintoismo è sacra come sacra è la natura a cui lʼacqua appartiene. Viene utilizzata per rituali di purificazione (misogi) ed ancora per meditare. Lʼacqua dal canto suo resta al di sopra di ogni culto e/o religione, continua la sua missione materna di protezione e cura, può essere di una forza devastante, punitiva e purificatrice così come fonte di vita, ispiratrice di bellezza, armonia e “rimedio”. Secondo uno studio condotto dalla biologa Enza Ciccolo, durato più di ventʼanni sulle “Acque Mariane”, chiamate così perché sgorgano in luoghi ove è apparsa la Santissima Vergine Maria (Lourdes, Medjugorje, Montichiari, Fatima, San Damiano, S. Maria Fontana), queste acque entrano in risonanza con le cellule del corpo, le armonizzano e ne agevolano il ripristino dei ritmi vitali. Queste acque, che si sono “informate” nel momento dellʼapparizione, rispondono a tutte le frequenze della luce che caratterizzano lo spettro luminoso e la cui unione produce luce bianca. Vengono per tale ragione anche chiamate “Acque di Luce”.

Lʼacqua è un essere vivente esattamente come noi esseri umani che ne siamo costituiti per più del 70% ed il pianeta Terra che ne è ricoperto per il 70%. Ciò meriterebbe una sincera ed appassionata riflessione. Lei, lʼacqua, ha molto da insegnare, noi, uomini, molto da imparare.

 

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