martedì 7 febbraio 2023

LESIONI ALLA SPALLA

CAUSE SINTOMI E RIMEDI

Di Roberto de Filippis ( fonte Gazzetta dello sport) 

A molte persone capita di scoprire quanto sia importante la spalla solo quando, a causa di una lesione, non sono più in grado di muoverla come desidererebbero, con tutti i problemi che ciò comporta. Si tratta di un’articolazione abbastanza complessa, di cui fanno parte legamenti, i muscoli della scapola e del torace e la cosiddetta “cuffia dei rotatori”, costituita da muscoli e tendini. 

SPALLA, UN’ARTICOLAZIONE CHE NON REGGE CARICHI— Diversamente dall'anca e dal ginocchio, che sono soprattutto vittime di problemi alle ossa e alle cartilagini per via dei carichi che devono sostenere, la spalla, che invece è sospesa nel vuoto, è più soggetta a danni muscolari, tendinei e legamentosi. “Siccome non deve sostenere il peso del corpo questa articolazione è molto meno esposta delle ginocchia e delle anche al rischio di artrosi” sottolinea il dottor Ettore Taverna, dirigente responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia della Spalla all’Irccs Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano. Premesso ciò, le lesioni alla spalla possono essere di diverso genere. Nella maggior parte dei casi, da giovani sono provocate da traumi che rendono instabile l’articolazione, mentre da adulti e da anziani sono più spesso a carico della cuffia dei rotatori a causa di problemi degenerativi.

SPALLA: I PROBLEMI DEI GIOVANI—  Nei ragazzi molto spesso traumi alla spalla provocano la lussazione di questa articolazione. In giovani con iperlassità legamentosa, condizione che consente un’aumentata mobilità di tale parte del corpo, possono verificarsi lussazioni anche a seguito di traumi modesti o persino senza alcun contatto. “In questo caso si parla di lussazioni atraumatiche o microtraumatiche, che in soggetti iperlassi tendono a verificarsi fin dall’adolescenza. Spesso queste persone sono in grado di ridurre da sole la lussazione. Tuttavia, la ripetitività degli episodi può danneggiare seriamente l’articolazione” afferma il dottor Taverna. In presenza di una lesione traumatica va valutata con attenzione la situazione. Per esempio, di fronte a un giovane che pratica uno sport di contatto è spesso opportuno intervenire chirurgicamente, soprattutto se la lesione interessa non solo i legamenti, ma anche le ossa. Invece, di fronte a una lussazione atraumatica o microtraumatica si privilegia un trattamento conservativo. In queste circostanze è indicato potenziare la muscolatura dell’articolazione per compensare i deficit di tenuta dei tendini e dei legamenti. Solo se le strutture della spalla sono così elastiche che nemmeno con un trattamento conservativo si riescono a prevenire nuove lussazioni atraumatiche è presa in considerazione l’ipotesi chirurgica. 

SPALLA: I PROBLEMI DEGLI ADULTI—  Ad affliggere adulti e anziani sono invece soprattutto problemi a carico della cuffia dei rotatori. Quando si danneggiano seriamente i muscoli e i tendini di questa parte dell’articolazione non solo si è molto limitati nella motilità, ma si avverte pure un dolore intenso, anche a riposo e di notte. Per tali lesioni è spesso indicata la riparazione chirurgica della rottura tendinea in artroscopia. A volte a provocare dolore sono tendinopatie calcifiche, che in qualche caso possono essere anche asintomatiche. Il trattamento di tali calcificazioni è spesso conservativo (onde d’urto o litoclasia), ma in alcune situazioni si ricorre anche alla chirurgia. “Per l’artropatia della cuffia dei rotatori (o spalla pseudoparalitica), problema che rende molto difficoltosi i movimenti del braccio e della mano, può essere necessario l’impianto di una protesi” spiega il dottor Taverna. È invece una malattia meno comune la cosiddetta “spalla congelata”, che interessa soprattutto chi soffre di diabete. La patologia è caratterizzata da un intenso dolore e da una rigidità articolare che rendono complicati molti gesti quotidiani. Anche in questo caso il trattamento è inizialmente conservativo, ma se il decorso non è favorevole si può “sbloccare” la spalla con un veloce intervento in artroscopia.

 

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