mercoledì 22 febbraio 2023

GIOVANE ARBITRO SOSPESO SINO AL 2024

SPIEGAVA IL REGOLAMENTO SU TIK TOK

Un fischietto impolverato e un paio di cartellini sbiaditi. Un giorno magari torneranno utili, ma per il momento c'è una sentenza che parla chiaro: "Sospensione dall'attività fino a giugno 2024". Alessandro Iuliano, arbitro della Sezione di Mestre, non potrà rientrare in campo prima dell'estate del prossimo anno. Nel maggio 2022 è stato punito con un provvedimento di inibizione per 5 mesi, a novembre gliene sono stati aggiunti altri 18. Il motivo? Il 23enne ha violato il regolamento interno dell'Aia, pubblicando… dei video su TikTok.

LOCKDOWN—   La storia di Alessandro è la stessa di tanti giovani fischietti: da ragazzino preferiva la divisa fluorescente alla gioia di un eurogol, a 16 anni si è iscritto a un corso e nel 2016 ha iniziato ad arbitrare. La gavetta è infinita: Esordienti, Giovanissimi, Juniores e Terza Categoria, Alessandro arriva in Prima e poi si ferma a causa della pandemia: "Stavo per andare in Promozione, sono stato fermato sul più bello – spiega Iuliano -. Il lockdown, però, ci ha permesso di apprezzare il valore dei social network". Nel 2020, Iuliano si allena per tenersi in forma e studia per gli esami della Facoltà di Filosofia. Nel tempo libero si diverte su TikTok e, su suggerimento di un amico, apre il suo account personale con il nickname di "Arbitrino".

L'EXPLOIT—   Alessandro comincia a ideare alcuni format originali: si riprende sul campo e commenta le sue prestazioni, dispensa consigli per gli aspiranti arbitri e… fa chiarezza sugli episodi più discussi delle partite di cartello: "Durante l'Europeo, ho ricevuto alcune indicazioni dai dirigenti della mia sezione. Mi dissero di andarci piano con le opinioni personali e io ne ho preso atto". Iuliano prova a limitarsi alla spiegazione delle regole da applicare, senza commentare i singoli casi concreti. Il suo format funziona, i followers diventano sempre più numerosi: "Oggi sono seguito da 180mila utenti su TikTok e da 26mila su Instagram. Ricevo molti messaggi, i ragazzi sono curiosi di conoscere il mio percorso e vogliono delucidazioni rispetto a quanto, magari, è accaduto nell'ultima giornata di Serie A".

IL PROCEDIMENTO—   La barca di Iuliano naviga a gonfie vele, ma nel frattempo si riempie d'acqua e il capitano non ci fa caso: "Da un giorno all'altro, ho ricevuto un avviso tramite la piattaforma digitale dell'Aia – prosegue Alessandro -. Ho scoperto che era stato avviato un procedimento di istruttoria a mio carico, però non venivano neppure spiegate le ragioni". Per il baby fischietto inizia una vera e propria odissea. "Sono stato convocato negli uffici veneti della Figc. Ho incontrato un procuratore dell'Aia, che voleva sapere quanto seguito avessi e per quale motivo pubblicassi quei video sui social. Per me è una vera e propria passione, un canale per mettermi in contatto con persone che hanno i miei stessi interessi". Da Roma arriva l'ok per avviare il processo, Iuliano si presenta dinanzi alla Commissione di Disciplina regionale ed è sanzionato con 5 mesi di sospensione. "E pensare che il procuratore ne aveva chiesti otto…".

ANCORA FERMO—   Il rientro in campo era previsto per lo scorso ottobre, però Alessandro è stato nuovamente fermato: il provvedimento più recente prevede 18 mesi di stop. "Non contesto la decisione, perché c'è un regolamento che parla chiaro" – spiega Iuliano, che sui social ha postato il testo dell'articolo violato. Ai tesserati non è concesso "fare dichiarazioni pubbliche in qualsiasi forma, anche a mezzo di siti internet, che attengano a gare dirette (…) da ogni associato, salvo espressa autorizzazione del Presidente dell'Aia (…)". E non si può "rilasciare dichiarazioni pubbliche in qualsiasi forma, attinenti gli aspetti tecnici ed associativi dell'Aia". Il 23enne, oltre a commentare gli episodi di Serie A, raccontava sul suo canale ogni sfaccettatura della vita da arbitro, dai corsi di formazione ai vari step da seguire nel giorno del match.

DETERMINATO—   Incassato il colpo della nuova sospensione, Alessandro è tornato a postare video su TikTok: "Ho deciso di raccontare quello che mi sta succedendo, perché è giusto che tutti sappiano come è strutturato il mondo degli arbitri – conclude Iuliano -. Oggi i social network sono fondamentali, l'Aia potrebbe sfruttarli per confrontarsi con i tifosi. Tra i fan e gli arbitri esiste ancora una barriera, che con internet può essere finalmente abbattuta. Ormai non ho nulla da perdere: conosco decine di persone che condividono le mie idee e mi danno la forza per andare avanti". Il ritorno in campo oggi appare lontanissimo, ma l'arbitrino di TikTok non vuole arrendersi: "So di essere visto come un problema. Ma sono certo che, domani, potrei rivelarmi una risorsa preziosa…".

 

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