di Simone Cotbetta (fonte Gazzetta dello sport)
Ci siamo. Manca pochissimo alle Final Four di Coppa Italia e Roma è pronta ad ospitarla. Tutto esaurito il palazzo dello sport dell’Eur (il giorno delle finali, domani sono circa 9000 i biglietti venduti) che per la quarta volta si appresta ad ospitare questa competizione. Roma abbraccia idealmente il top della pallavolo italiana e molti dei protagonisti della cavalcata mondiale di Fefè De Giorgi. Saranno otto -su 14 convocati dal CT dell’ Italia- i giocatori protagonisti della vittoria mondiale a scendere in campo tra domani e dopodomani per le semifinali e la finale. L’ultima volta a Roma, almeno per la nazionale maggiore, fu al centrale del Foro Italico nel 2018 per la partita inaugurale del Mondiale fra Italia e Giappone.
PRECEDENTI— Per tornare al Palazzo dello Sport dell’Eur bisogna fare un salto indietro nel 2016, quando l’Italia affrontò gli Stati Uniti nella World League (della rosa attuale presenti solo Giannelli e Anzani). Una Roma che si tinge d’azzurro e riassapora la grande pallavolo. “La Capitale è sempre stata una città importante per la pallavolo, anche se ha avuto sempre alti e bassi a livello di club”, dice Ferdinando De Giorgi, tecnico della nazionale maggiore maschile. ”Venire a Roma è sempre un piacere, anche perché il nostro punto di riferimento federale è qui. Vedere in questo luogo la pallavolo di alto livello è sempre importante. La Coppa Italia è una competizione particolare, si gioca in due giorni con gare secche e bisogna essere bravi e pronti. I valori che in assoluto uno può mettere poi alla fine valgono fino a un certo punto perché non è un playoff. Ci possono essere delle sorprese - continua De Giorgi - anche se qui arrivano tre squadre di qualità indiscussa. Perugia parte sicuramente avvantaggiata per quello che sta dimostrando e che ha fatto vedere in questa stagione, Trento lo stesso e poi Piacenza che ha avuto poche volte la squadra al completo e domani probabilmente l’avrà (il cubano Leal è stato recuperato e ha partecipato all’allenamento di rifinitura, ndr) ed ha dalle grandissime potenzialità. La sorpresa è sicuramente Milano che ha una buona squadra ed è stata bravissima ad eliminare Civitanova che era favorita a disputare questa Final Four”.
Un anno fa a Bologna è finita con la vittoria di Perugia su Trento
PAROLA DI CT— Poi conclude:”Da allenatore della nazionale mi aspetto equilibrio poiché significherà assistere a delle belle partite e poi vedere individualmente i giocatori che sono d’interesse nazionale esprimersi meglio possibile. Queste sono competizioni importanti per l’esperienza dei giocatori, soprattutto per quelli che ne hanno di meno”. Per Leonardo Scanferla, libero di Piacenza, “È la prima volta qui a Roma, anche perché questa è per me la seconda coppa Italia. Giocare nella capitale in questo impianto è qualcosa di unico ed ho già i brividi quest’oggi senza pubblico. È una semifinale che ci siamo guadagnati e noi giocatori non vediamo l’ora di giocare”. “Le Final Four di Coppa sono sempre un evento bellissimo: è bello esserci per provare a fare il risultato - dice Yuri Romanò, opposto di Piacenza -. Non ero mai entrato al PalaEur mi sembra bellissimo e lo sarà ancora di più con il tutto esaurito. Non vediamo l’ora di giocarci questa semifinale”. Emozioni anche per Perugia, con Roberto Russo che afferma:”È un’emozione unica venire a giocare per la prima volta in questo storico impianto. Ero stato una volta anni fa a vedere la Nazionale in World League. Era Italia-Stati Uniti, c’era il sold out anche allora e mi ricordo benissimo il calore fantastico del pubblico. Non vedo l’ora di entrare in campo al Palazzo dello Sport di Roma, spero che i nostri tifosi siano in tanti a ci aiutino con il loro incitamento dagli spalti”. Anche per Simone Giannelli: “Al di là di essere Campioni del Mondo, è sicuramente sempre bello ed un’emozione venire a giocare a Roma. Io ed i miei compagni di nazionale abbiamo la fortuna di farlo dopo aver vinto il Mondiale ed il fatto che il palazzo sia pieno, magari anche grazie alla vittoria iridata, è motivo di orgoglio perché vuol dire che in quel periodo siamo riusciti ad entrare nelle televisioni e nei cuori degli italiani. Ci impegneremo tutti al massimo per far sì che il pubblico possa vedere un bello spettacolo”.