Ogni inizio d’anno nuovo è accompagnato dalle previsioni degli esperti riguardo l’andamento dell’economia, la scienza, il mercato azionario e soprattutto il clima. Analisti e scienziati cercano di prevedere cosa ci aspetta perché queste previsioni possono aiutare a prendere decisioni importanti per il futuro. Ad esempio, le previsioni del clima possono aiutare gli agricoltori a pianificare i loro raccolti e in un quadro più generico e globale a mettere un freno alla crisi climatica (che influisce anche sulle pandemie), mentre le previsioni del mercato azionario possono aiutare gli investitori a decidere in quale settore investire. Anche se nessuno può sapere con esattezza cosa accadrà, le previsioni possono offrire un quadro generale di ciò che potrebbe accadere e aiutare così a prepararsi al meglio.
Le previsioni (scientifiche) sul 2023
In ambito scientifico, gli occhi sono puntati sicuramente sul clima e sulle decisioni che gli Stati prenderanno. Sia l’Europa che gli Stati Uniti potrebbero dover fare scelte importanti sulle infrastrutture energetiche a favore delle fonti rinnovabili, per frenare l’emergenza climatica e i conseguenti disastri naturali come la siccità, le tempeste, le inondazioni e gli incendi. A livello sanitario, invece, sono in fase di sviluppo nuovi vaccini e trattamenti sia per Il Covid-19 che per altre epidemie e virus (come ad esempio il vaiolo delle scimmie). Gli scienziati prevedono anche lo sviluppo di nuovi farmaci psichiatrici d’avanguardia: alcune sostanze psichedeliche si sono dimostrate efficienti nella terapia di depressione e stress.
Cosa gli scienziati si aspettano dal 2023
Per il nuovo anno, gli scienziati si aspettano anche di comprendere di più dell’evoluzione dell’uomo sequenziando il DNA di organismi molto antichi. L’attenzione è infatti molto alta nel settore della paleoproteomica, la disciplina che si occupa dello studio delle proteine del passato, attraverso l’analisi di reperti fossili e resti archeologici. Utilizzando tecniche di estrazione, purificazione e sequenziamento, gli scienziati possono ricostruire le proteine presenti nei campioni fossili e ottenere informazioni sull’evoluzione e l’ecologia degli organismi del passato. La paleoproteomica consente di scoprire nuove informazioni sulle relazioni tra specie, ambienti e condizioni climatiche, nonché di comprendere meglio i processi evolutivi che hanno condotto alla formazione della vita sulla Terra. In parole povere, per capire cosa aspettarsi dal 2023 gli scienziati indagheranno a fondo le origini dell’uomo su questo pianeta.