A John Neumeier è stato consegnato il premio “Una Vita nella Musica” 2023. La cerimonia di consegna si è tenuta al Teatro La Fenice di Venezia, alle Sale Apolline, in occasione della prima del balletto La Dame aux camélias, mercoledì 18 gennaio durante il primo intervallo.
Nel suo balletto La Dame aux camélias John Neumeier usa la tragica storia ottocentesca della cortigiana Marguerite Gautier e del suo amante Armand Duval, raccontata da Alexandre Dumas figlio, rispecchiandola contro il destino di un’altra coppia infelice del secolo precedente: la cortigiana Manon Lescaut e il suo amante cavalier Des Grieux. In una coinvolgente e densa coreografia di grande finezza drammaturgica, Neumeier intreccia temi letterari, storici e sociali a brani musicali di Frédéric Chopin: Primo e Secondo Concerto per pianoforte, Grande Fantasie op. 13, Grande Polonaise brillante op. 22 e molti altri. Il Largo dalla Sonata in si minore op. 58 funge da filo rosso di tutta l’azione drammatica.
John Neumeier, nato nel 1939 a Milwaukee (Wisconsin), si forma a Copenaghen e alla Royal Ballet School di Londra. Nel 1963 John Cranko lo invita a unirsi al Balletto di Stoccarda, dove diventa solista e prosegue la sua esperienza coreografica. Nominato direttore del Balletto di Francoforte nel 1969, fa subito scalpore con le sue innovative interpretazioni di balletti famosi quali Lo Schiaccianoci e Romeo e Giulietta.Nel 1973 John Neumeier viene chiamato a dirigere il Balletto di Amburgo, che sotto la sua guida assurge rapidamente a compagnia di riferimento, prima per le scene tedesche, e poi internazionali, grazie anche alle numerose tournée. L’Hamburg Ballet oggi è considerata una delle più importanti compagnie di danza del mondo, ed è anche uno dei principali ambasciatori culturali della Germania.Maestro nell’unire la tradizione del balletto classico alle forme contemporanee in un linguaggio coreografico unico e personalissimo, John Neumeier è stato insignito delle massime onorificenze: la Croce federale al merito tedesca, il titolo di cavaliere della Legione d’onore francese e il Premio Kyoto giapponese per i suoi meriti nel campo dell’arte e della filosofia.