Il mondo della musica internazionale dice addio a uno dei suoi "maestri". Il leggendario chitarrista Jeff Beck è morto a 78 anni, stroncato da un'improvvisa meningite batterica come ha spiegato il suo staff su Instagram, chiedendo di rispettare la privacy della famiglia in un momento così difficile da affrontare.
JEFF BECK MORTO, ERA GIÀ NELLA ROCK AND ROLL HALL OF FAME— Un simbolo degli anni '70 che con la sua capacità di muovere le dita sulla chitarra elettrica, ha cambiato le sorti della musica rock di quegli anni. E proprio le sue dita erano assicurate per ben 7 milioni di sterline, un vero patrimonio da difendere. Attraverso la sua musica ha segnato un'epoca vincendo otto Grammyottenendo l'Ivor Novello per il contributo alla musica britannica ed entrando nella Rock and Roll Hall of Fame sia da solista che con gli Yardbirds.
CHI ERA JEFF BECK E LA SUA LUNGA CARRIERA— Geoffrey Arnold Beck nasce il 24 giugno del 1944 a Wallington, Londra e fin da bambino mostra l'attitudine alla musica, cantando nel coro della chiesa, rimasto affascinato dalla sonorità della chitarra elettrica fin dall'età di sei anni. Strumento che imbraccia a sedici anni diventando un maestro e non mollandolo più. Nel 1965 l'ingresso negli Yardbirds con cui rimase fino al 1968 andando via dopo una serie di dissidi con gli altri membri del gruppo. L'addio al gruppo spinse Beck a sperimentare sempre di più, tra suoni, effetti e tecniche che ancora oggi influenzano i chitarristi di tutto il mondo.
La sua musica ha sempre spaziato, passando dall'hard rock, al fusion, al pop ma con di base un approccio blues. Memorabili Truth del 1968 il suo primo album da solista riconosciuto come una pietra miliare della musica e Beck-Ola del 1969. In un incidente d'auto si frattura il cranio negli anni '70 ma senza conseguenze sulla sua carriera. Nel 1975 le cronache segnalano il suo grande rifiuto ai Rolling Stones quando Jagger e Richards gli chiesero di sostituire Mick Taylor "sarei diventato ricco, ma sono felice" il commento di Beck.
Negli anni '80 a causa dell'acufene che lo tormentava, la sua produzione cala drasticamente. Nel 1985 l'album Flash rappresenta una svolta nella sua musica per la presenza di brani pop guidati dalla voce. In epoca più vicina a noi i suoi album sono pochi e si era sempre più ritagliato un ruolo da gran maestro, chiamato magari ad affiancare altri artisti, a colorare brani di altri con le sue sfumature. Recentemente ha partecipato a un tour con Johnny Depp, con cui ha realizzato l'album 18 con brani originali di Depp e cover di altri artisti. La sua musica è l'eredità che ha lasciato al mondo intero.