Samuel, voce dei Subsonica, si mette in gioco approcciandosi per la prima volta al mondo operistico. Il risultato è il suo nuovo lavoro "La cena del tempo" pubblicato dalla factory sonora Stellare: una fiaba elettronica, ispirata a Vivaldi, che ha visto il cantante lavorare sugli spartiti originali del “Prete Rosso” per trasformarli in un’opera sonora tra musica elettronica e barocca, fortemente influenzata dal legame con il compositore e la sua città, Venezia, in cui attualmente l’artista torinese ha scelto di trasferirsi e trascorrere un periodo della sua vita. "Il mio incontro con Vivaldi è avvenuto in maniera casuale e fortuita, in uno di quei momenti della vita dove capitano delle cose inaspettate grazie a degli incroci stellari", racconta Samuel.
LO SPETTACOLO TEATRALE - "La Cena del Tempo" è anche un podcast, con Samuel come voce narrante, che esce insieme all’album. Entrambi i progetti nascono da uno spettacolo, per la regia e la drammaturgia di Laura Venturini, andato in scena nell’autunno 2022, di cui il musicista torinese ha curato la veste sonora. Un’opera dalle tinte dickensiane, popolata da personaggi allegorici, i cui protagonisti, oltre allo stesso Samuel, sono gli attori Alice Centazzo e Stefano Cavanna e la soprano Claudia Graziadei (voce presente anche nell'album).
ELECTRO-PASTICHE - Dal punto di vista musicale, l’artista torinese porta le composizioni del “Prete Rosso” dentro le trame dei sintetizzatori e ne asseconda le pulsazioni ritmiche con drum machine che spaziano dalla breakbeat alla techno fino a derive jungle, per dar vita ad un electro-pastiche col quale si ricollega ai noti pastiche o “pasticci” cioè opere, tipiche dell’epoca vivaldiana, costituite con brani tratti da lavori preesistenti o appartenenti a diversi autori.
COM'E' NATO IL DISCO - Samuel spiega: "Mi è stato proposto di ideare e preparare un viaggio in musica che raccontasse il suono di oggi, ma allo stesso tempo avesse un legame con le opere di Vivaldi, i cui manoscritti originali sono conservati, per la gran parte, nella Biblioteca Nazionale di Torino. La proposta, nello specifico, era di realizzare un percorso musicale per accompagnare un evento alla Reggia di Venaria Reale (Torino), organizzato da Buonissima con lo chef pluristellato Alain Ducasse insieme a Davide Oldani", e continua raccontando cosa è successo quando il cantante è andato a vivere a Venezia: "Il caso ha voluto che questa richiesta sia arrivata nel momento esatto in cui decidevo di andare a trascorrere un periodo della mia vita a Venezia e, sempre per caso, prendevo casa nello stesso sestiere in cui è nato, cresciuto e ha scritto molte delle sue opere Antonio Vivaldi. E così, tutto questo allineamento cosmico di fattori, mi ha spinto ad accettare subito e iniziare, quindi, uno studio molto profondo delle opere del 'Prete Rosso'. Così ho passato mesi bellissimi a rimodellare alcune delle sue arie per scrivere questa fiaba elettronica".
IL PODCAST - Il cantante dei Subsonica racconta anche: "Nel racconto c’è tutto il desiderio umano di fermare il tempo, di riuscire a combattere questa guerra interminabile contro le lancette che scorrono inesorabili. Ora che le musiche hanno preso una forma definitiva e lo spettacolo è diventato un podcast, credo che siamo davvero riusciti a 'fermare nel tempo' quest’esperienza musicale e personale, nata dal caso.
L’album e il podcast “La Cena del Tempo” escono per Stellare, collettivo di producers, factory di produzione sonora ed etichetta discografica fondata da Ale Bavo (Samuel, Levante, Cristina Donà, Mudimbi, Mina, Linea77, LNRipley), FiloQ (Istituto Italiano di Cumbia, Uhuru Republic), Raffaele Rebaudengo (Gnu Quartet, Uhuru Republic). Nel podcast si ritrovano le voci protagoniste dell’opera-cena, con Samuel a fare da cantastorie, e con la sfida di portare nell’immaginario degli ascoltatori la visione di questa cena popolata da personaggi straordinari, simbolici, mitologici.