di Roberto de Filippis (fonte Gazzetta dello sport)
L’ipertrofia prostatica benigna (Ipb) e la prostatite sono problemi comuni fra gli uomini, in particolare fra quelli di una certa età. Tali disturbi consistono, rispettivamente, nell’aumento di dimensioni e nell’infiammazione di questa importante ghiandola dell’apparato urinario. Entrambi i problemi sono contraddistinti da sintomi piuttosto fastidiosi, in particolare la necessità di urinare spesso per quanto riguarda l’Ipb e bruciore durante la minzione, eiaculazione precoce e impotenza per quel che concerne la prostatite.
Per prevenire tutte e due, preservando la salute della prostata, è importante avere uno stile di vita sano, svolgendo regolarmente attività fisica e seguendo una dieta sana. Ecco una panoramica dei cibi “amici” di questa ghiandola. Lo zinco è una sostanza con proprietà sia antiossidanti sia antinfiammatorie. “Da un lato, rallentando l’invecchiamento cellulare rallenta anche il fisiologico ingrossamento della prostata che caratterizza l’Ipb. Dall’altro, riducendo l’infiammazione dell’organismo fa diminuire i rischi di comparsa di prostatite” spiega il dottor Riccardo Galli, urologo dell'Unità Operativa di Urologia del Policlinico San Marco di Zingonia (Bg) e di Smart Clinic. A essere ricchi di zinco sono soprattutto fagioli, ceci e lenticchie. Sono preziose fonti di questo minerale anche le noci, le uova, i frutti di mare, i semi di zucca e quelli di sesamo. Sardine, sgombri, aringhe e tutte le altre varietà di pesce azzurro hanno numerosi effetti benefici in quanto contengono grandi quantità di acidi grassi polinsaturi Omega 3. Di questi acidi grassi “buoni” ne beneficia anche la prostata perché, come lo zinco, da un lato “spegne” l’infiammazione e dall’altro rallenta l’invecchiamento dell’organismo. “Sono ricchi di Omega 3 anche le noci, l’olio extravergine d’oliva, il merluzzo, il salmone e il pesce spada” aggiunge il dottor Galli. Anche la vitamina C ha un’azione sia antinfiammatoria sia antiossidante. Perciò per preservare le condizioni della prostata si può fare affidamento su cibi che ne contengono quantità significative, come agrumi, kiwi, spinaci, broccoli e rucola. Ha ripercussioni positive sia sull’invecchiamento cellulare sia sull’infiammazione anche il licopene. Il cibo che ne è più ricco è il pomodoro, che è dunque un altro alleato prezioso della salute della prostata. Contengono quantità significative di questa sostanza anche la frutta e la verdura di un colore tra il giallo e il rosso, quali le arance, le fragole, le ciliegie, le albicocche, le angurie, le carote e i peperoni. Anche gli isoflavoni, che si trovano soprattutto nella soia, hanno lo stesso doppio effetto benefico del licopene. “A esserne ricchi sono soprattutto i semi di questo alimento, mentre nel latte se ne trovano quantità modeste” precisa il dottor Galli. Dal limitato effetto antiossidante, la curcuma è invece un antinfiammatorio molto potente. Il “merito” è della curcumina, che contiene in elevate quantità. “Pur avendo tanti effetti benefici, le altre spezie piccanti, compreso il peperoncino, non fanno bene alla prostata. Infatti, irritando la vescica infiammano indirettamente tale ghiandola, favorendo così la prostatite” avverte il dottor Galli. Altra sostanza molto utile a ridurre l’infiammazione è il beta sitosterolo, che si trova in abbondanti quantità in avocado, semi di zucca, noci, nocciole e mandorle. Così come i legumi, le uova, i frutti di mare e le noci, anche la carne è un’ottima fonte di zinco. Oltre a questo minerale, però, contiene sostanze che favoriscono l’infiammazione. Perciò non andrebbe portata in tavola più di una o, al massimo, due volte alla settimana. Siccome sono ricchi di sale, bisogna stare attenti soprattutto al consumo di salumi. “Un altro fattore a cui prestare attenzione è la cottura. Da un lato, la carne non va tenuta direttamente sulla fiamma, perché se diventa carbonizzata favorisce lo sviluppo di tumori. L’ideale sarebbe cuocerla a bassa temperatura, così da preservare le sue proprietà nutrizionali, che invece l’eccessivo calore fa diminuire” afferma il dottor Galli. Lo stile alimentare da seguire per preservare la salute della prostata e, più in generale, quella dell’intero organismo, è quello della dieta mediterranea. Così come la carne, sono da limitare gli altri cibi che favoriscono l’infiammazione. Quindi caffè, alcolici e cioccolato sono da consumare con moderazione. “È inoltre importante non esagerare con il sale” raccomanda il dottor Galli. Per “limitare i danni”, il caffè andrebbe preso a stomaco pieno. Inoltre, tra gli alcolici andrebbe preferito il vino rosso a quello bianco e alla birra, perché infiamma meno. Infine, dovendo scegliere tra le diverse varietà di cioccolato è da preferire il fondente.