di Luca Aquino (fonte Gazzetta dello Sport)
Ci mette cuore e carattere la Virtus, ma a uscire vincitore dalla battaglia della Segafredo Arena è l’Olympiacos, fra mille polemiche. Contestatissimo è l’arbitraggio, per le fischiate nell’ultimo minuto che costano due tecnici per proteste e la conseguente espulsione di Teodosic con i due liberi di Vezenkov che alla fine fanno la differenza sul tabellone.
Lundberg e Mickey hanno il tiro del pareggio dopo lo 0/2 di Larentzakis ma sbagliano e allora i greci intascano la vittoria dopo aver condotto per quasi tutto l’incontro. La Virtus è stata ancora una volta trascinata da Teodosic (21 punti) e ha saputo riemergere dal -12 a poco più di 10’ dal termine per sorpassare (70-69) con la tripla del serbo a -4’25”.
RIPRESA— I bolognesi hanno ripulito il loro gioco nella ripresa dopo le 12 perse del primo tempo (2 sole dopo l’intervallo), ma dall’altra parte c’è stato il trio Vezenkov-McKissic-Papanikolau a scolpire 60 punti in tre con tutti i canestri più pesanti. Come il gioco da tre punti di McKissic e la tripla di Papanikolau che ribaltano l’ultimo vantaggio Virtus (75-74), che ha una speranza sul canestro e fallo di Ojeleye a -17” (83-85) quando Teodosic è già negli spogliatoi dopo due fischiate assurde della terna arbitrale. Larentzakis trema dalla linea, ma di là Lundberg sbaglia e Mickey dai cinque metri non trova nemmeno il ferro.