di Stefano Cantalupi (fonte Gazzetta dello Sport)
Germania a casa, "tradita" dalla Spagna: ma i tedeschi devono prendersela con se stessi, perché il ko col Giappone all'esordio nel Mondiale, alla lunga, è costato l'eliminazione. La nazionale di Flick batte 4-2 la Costa Rica (che chiude ultima nel gruppo E) in un match abbastanza pazzo, ma è un successo amarissimo, perché non vale il pass per gli ottavi. Partita che passa alla storia, invece, per un altro motivo: è la prima a essere arbitrata da una donna in un Mondiale maschile, la francese Stephanie Frappart, assistita dalla brasiliana Neuza Back e dalla messicana Karen Diaz Medina. Direzione impeccabile in una gara complessa, ma qui davvero non c'è la notizia: Frappart è una sicurezza, e non da oggi.
Nella gara della 3ª giornata della fase a gironi dei Mondiali di Qatar 2022, la Germania batte la Costa Rica per 4-2, ma entrambe le squadre vengono eliminate. La partita, però, passa alla storia per l'arbitraggio di Stephanie Frappart, prima donna a dirigere un match di Coppa del Mondo
GERMANIA ALL'ASSALTO, MA...Primo tempo bizzarro, allo stadio Al-Bayt di Al Khor. All'intervallo la Costa Rica è incredibilmente ancora in corsa: "incredibilmente" perché la Germania colleziona almeno 5-6 palle-gol nitide, oltre al gol del vantaggio firmato da Gnabry. Un po' per merito di Keylor Navas e un po' per gli errori di mira dei tedeschi, i centramericani restano vivi, lontani un solo gol dalla qualificazione, visto che nell'altro match il Giappone è sotto contro la Spagna. E in chiusura di tempo, complice un doppio svarione di Raum e Rudiger, Fuller ha addirittura la chance del pareggio, negato da un importante intervento di Neuer. Per il resto, a lungo sembra non esserci gara: è un tiro a segno costante verso la porta di Navas, senza che la difesa a cinque messa in campo da Suarez riesca a fare argine. Musiala slalomeggia e si procura un paio di occasioni sprecate per eccesso di frenesia, Muller fallisce il bersaglio in tuffo di testa, Navas se la cava su Goretzka e poi su una bordata di Kimmich, così l'unica rete dei primi 45 minuti resta quella di Gnabry, bravo a bruciare Duarte al 10' e a deviare in rete di testa il cross di Raum. Proprio Gnabry ha sul destro il possibile raddoppio un attimo prima dell'intervallo, ma la conclusione a giro va a lato di poco.
SOGNO TEJEDA— Il raddoppio, però, non è un dettaglio da poco per la Germania. Perché il pareggio del Giappone manderebbe avanti i nipponici, in caso di vittoria di misura della nazionale di Flick. E nel primo quarto d'ora della ripresa succede l'inimmaginabile, a Doha come ad Al Khor. Una serie di colpi di scena da batticuore, come spesso capita ai Mondiali. Il Giappone in un attimo ribalta la Spagna, mettendo la Germania virtualmente fuori, perché con questa situazione di punteggio ai tedeschi servirebbe una goleada di proporzioni bibliche per andare gli ottavi. E mentre Flick e il suo staff sono impegnati a calcolare quante reti siano necessarie per tornare padroni del proprio destino, arriva il clamoroso pareggio della Costa Rica: stavolta Neuer non è all'altezza della sua fama, respinge male il colpo di testa in tuffo di Waston e consente a Tejeda di trovare il guizzo dell'1-1. A quel punto la Costa Rica è più vicina al traguardo di quanto non lo siano i tedeschi. Che vedono le streghe e centrano subito un palo con Musiala, altro presagio di sventura.
DISASTRO NEUER, NON BASTA HAVERTZ— Se poi ci si mette anche Neuer, sono guai. Il portierone tedesco, con un'uscita rivedibile, regala tre minuti di qualificazione virtuale alla Costa Rica, che passa addirittura a condurre 2-1 con un'acrobazia di Vargas. Ma dura poco, perché Fullkrug e Havertz, subentrati a Gundogan e Muller, confezionano subito il 2-2 che serve soprattutto alla Spagna. Il finale di gara è all'insegna della disperazione, da una parte e dall'altra: la Germania cerca il gol della speranza, sempre in attesa di un regalo dalla Roja di Luis Enrique, la Costa Rica sogna di tornare avanti e completare l'impresa. Ci riescono i tedeschi, a segnare. Ben due volte. Ancora Havertz, il più concreto, e poi Fullkrug dopo controllo Var. Ma da Doha non arrivano più notizie, se non quella più temuta, al fischio finale: Giappone e Spagna avanti insieme. Tedeschi tristemente a casa, mischiando le lacrime con quelle della Costa Rica.