di Anna Castiglioni (fonte Gazzetta dello sport)
Sono i preparati casalinghi più diffusi, eppure spesso non si conoscono le differenze tra infusi, tisane e tè. C'è anche molta confusione su cosa siano i decotti e i macerati, altri preparati che vengono spesso utilizzati come rimedi fai da te e alcolici fatti in casa. L’infuso è un estratto che si ottiene utilizzando foglie, fiori e gambi di erbe, contenenti sostanze medicamentose e principi attivi che si liberano grazie all’azione combinata di acqua e calore. Si prepara versando acqua bollente sulla pianta e lasciando in infusione per un tempo medio di 10 minuti. Poi si si filtra con un colino o un telo.
L'infuso può essere consumato sia tiepido che freddo, ma non oltre le 24 ore dalla preparazione. Se per l’infusione si utilizzano erbe fresche, la quantità dovrà essere il doppio rispetto a quella usata con le erbe secche. Per tisana si intende un qualsiasi preparato che abbia come solvente l’acqua, quindi sono tisane i decotti, i macerati e gli stessi infusi. Al mattino a digiuno sono consigliate le tisane depurative, lassative, diuretiche, decongestionanti dello stomaco e dell’intestino. Venti minuti prima dei pasti sono più efficaci le tisane vitaminiche e drenanti ed è il momento ideale per consumare quelle antisettiche, anticatarrali, depurative per il fegato, come i preparati a base di carciofo. Dopo i pasti si possono prendere le tisane digestive, rilassanti, calmanti e antiacido, come quelle a base di anice, zenzero, camomilla (per gli spasmi muscolari e il mal di stomaco), menta, liquirizia e semi di finocchio. Il tè, a differenza di infusi e tisane, è una bevanda eccitante ed energizzante, perché contiene caffeina. Se per gli altri preparati non ci sono limiti in termini di consumo (con qualche eccezione, come le tisane a base di liquirizia sconsigliate a chi soffre di ipertensione), l'assunzione di tè deve essere contenuto: la soglia di sicurezza legata al consumo di caffeina è stata stabilita dall'EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ed è, per gli adulti, di massimo 400 mg al giorno. Se si considera che una tazza di tè ne contiene 50 mg, si possono consumare circa fino a 8 tazze al giorno. Il macerato si prepara versando un solvente (acqua, vino, aceto, alcol, olio) a temperatura ambiente sulla pianta. Il limoncello e il mirto, ad esempio, sono dei macerati. Si lascia macerare per un periodo che va da 1 a 30 giorni, in base al tipo di erba utilizzata, agitando quotidianamente il contenitore ben sigillato. Si filtra sempre con un colino o delle garze sterili e si conserva il liquido ottenuto al buio e al fresco in recipienti di vetro ben chiusi. Se il macerato è in acqua va bevuto entro le 24 ore, come per gli infusi, mentre se è in olio, alcol o etere avrà una durata da 1 a 6 mesi. Gli elementi che contengono principi stabili al calore, come radici, cortecce, semi, e quelle facilmente penetrabili dall’acqua calda si utilizzano in decotto. Si prepara versando gli ingredienti sminuzzati nell’acqua bollente, coprendo il recipiente e continuando la bollitura secondo il tempo consigliato per ogni erba: solitamente da 5 a 20 minuti. Si filtra attraverso un colino o un telo pulito. È possibile aggiungere piccole quantità d’acqua per compensare la perdita dovuta all’evaporazione. I decotti vanno consumati o utilizzati entro le 24 ore.
Le tisane e gli infusi non possono considerarsi delle bevande dall'alto valore nutrizionale: il loro apporto calorico è molto basso (pari a circa 2 kcal per tazza) e i benefici delle erbe utilizzate sono efficaci se consumate in grandi quantità. Sono senza dubbio utili per mantenere una termoregolazione dell'organismo ottimale in qualsiasi stagione: basti pensare ai paesi caldi dove il rito del tè è la norma anche con temperature molto alte, specie se servito tiepido. Tisane e infusi sono inoltre un buon modo per bere quei 2 litri di acqua al giorno consigliati per mantenere un'idratazione ottimale, soprattutto in inverno, quando lo stimolo della sete è meno presente e si tende a bere di meno. Il tè è invece uno di quegli alimenti a “calorie negative”, cioè che inducono il corpo a consumare più calorie di quelle che apportano, proprio per il suo potere energizzante. L'apporto calorico è simile a quello di tisane e infuso, con la differenza che ogni due tazze di tè l'organismo consuma circa 20 chilocalorie. In termini di proprietà nutrizionali, il tè è ricco di catechine (specie quello verde), composti della classe dei polifenoli con possibili azioni protettive per la salute cardiovascolare.