Da qualche parte del mondo c’è un golfista un po’ più povero ma sicuramente più felice. Si tratta dell’anonimo acquirente all’asta della pallina con cui Tiger Woods mise a segno la sua prima hole-in-one. Valore di mercato di quella Titleist? Oggi la bellezza di 186mila dollari.
Ne costava infinitamente meno nel settembre del 1996 quando Tiger Woods, al debutto da professionista negli Usa, realizzò la sua prima “hole-in-one” (ossia buca al volo, col primo tiro dall’area di partenza) alla buca 14 (par 3) del Greater Milwaukee Open.
Più ricco di certo lo è diventato Bob Gustin che 26 anni fa non solo era riuscito a recuperare quella pallina (dopo un lancio di Tiger tra la folla) ma, grazie all’aiuto dell’allora direttore del torneo, Tom Strong, era riuscito anche a farsela autografare. Adesso la pallina ha trovato un nuovo proprietario durante l’evento autunnale di Heritage Auctions, casa d’aste multinazionale con sede a Dallas, in Texas.
“Tutti sapevamo fosse un pezzo speciale, unico. D’altronde, durante la sua carriera da professionista Woods ha realizzato solo tre buche in uno. La prima arrivò proprio al suo debutto da professionista. E’ un pezzo da museo. E’ per questo motivo che è stata venduta a quel prezzo” ha spiegato Chris Nerat, sports consignment director di Heritage Auction.
Per fortuna che di Tiger Woods si parla anche al futuro. Il fenomeno del golf moderno giocherà ancora in coppia con il figlio Charlie, il PNC Championship. Dal 15 al 18 dicembre a Orlando, in Florida, “The Big Cat” tornerà a fare da chioccia a quel baby talento che in tanti indicano già come il suo erede.
Sarà un dicembre ricco di appuntamenti quello di Tiger Woods che aggiunge dunque un nuovo evento al suo calendario. Prima l’Hero World Challenge (dall’1 al 4) alle Bahamas, quindi il The Match (sabato 10) in Florida, al fianco di Rory McIlroy e contro Jordan Spieth e Justin Thomas. Dunque, il PNC Championship, lo show che vede tanti grandi del green (di ieri e di oggi) giocare con figli o parenti.