di Fabio Lombardi
Un noir ma senza vittime, o meglio senza morti, perché di vittime ce ne sono eccome. E’ così che si può parlare di Passo a due di Fabio Lombardi ( Vallecchi), un romanzo fatto di voyerismo perverso e macabro, di perdita della propria identità. Rod e Giulia sono marito e moglie, vivono a Bologna, hanno parecchi problemi economici che cercano di nascondersi con vecchi fasti oramai andati, e il loro rapporto sembra non funzionare davvero più. Poi una sera, ad una festa del più che benestante amico Vanni, si presenta un’opportunità, troppo ghiotta per dire no: lasciare tutto, tutti i problemi, tutti i debiti, ma anche i propri beni, gli oggetti, la casa, tutto, così, da un minuto all’altro, cambiando vita per sempre. Sembra incredibile ma è quanto accade quando alla festa Rod conosce Higgins, rappresentante della Proteo, società che acquista intere esistenze, dando a quelli che accettano somme importanti e prendendosi carico di ogni debito o problema. Ma perché? A che scopo?
Rod e Giulia accettano, e all’inizio sembra tutto magnifico, ma dura poco, se ne sono andati vecchi problemi, ma ne sono sorti di nuovi, in un mondo che diventa ambiguo, che può piacere sino ad un certo punto per poi diventare una nuova trappola.
Cosa siamo disposti a fare per arrivare a quella che pensiamo sia la felicità?
Lombardi ce lo racconta in un romanzo pieno di colpi di scena, raccontando che le vite non saranno mai perfette, ma forse una via d’uscita si può sempre trovare.