di Luigi Ansaloni (fonte Gazzetta dello Sport)
Sarà tra Ons Jabeur e Caroline Garcia la prima semifinale dello US Open 2022, ed è una sorpresa molto, molto meno di quanto si pensi. La tunisina (prima arabo/africana nella storia in semi a New York), testa di serie n.5, ha battuto Ajla Tomljanovic, mentre la francese (prima semi slam a 29 anni) ha avuto facilmente la meglio sulla grande speranza americana, Cori Gauff, considerata da molti la vera erede di Serena Williams.
JABEUR— Reduce da un 2022 veramente straordinario, ha finalmente trovato anche la giusta continuità, dopo la delusione del Roland Garros e la finale persa a Wimbledon. Contro la Tomljanovic per un set e mezzo è stata molto brava a capitalizzare praticamente ogni occasione. Muoveva bene il gioco, si affidava in diverse occasioni allo schema smorzata e passante, aveva un dritto incisivo. Il risultato finale, 6-4 7-6, è più merito del grande cuore dell’australiana, una che in questo torneo non si è mai arresa, piuttosto di quello che si è visto in campo, dove la Jabeur ha nettamente dominato.
GARCIA— La tunisina troverà di fronte un’avversaria scatenata come la Garcia di questi ultimi mesi. Una giocatrice capace di infilare, con il successo di questa notte, la tredicesima vittoria consecutiva dopo il titolo a Cincinnati partendo dalle qualificazioni e le cinque affermazioni fin qui allo Us Open, ma che in generale da metà giugno a ora pare aver trovato il bandolo della matassa del sul gioco, a cominciare dal terrificante servizio, attualmente il migliore di tutti il circuito.La Garcia ha fatto fuori 6-3 6-4 Cori Gauff, e alla 18enne americana poteva andare anche peggio, visto il gap in campo. La francese è stata semplicemente spaventosa: non c’è stato un momento nel quale la partita è stata in bilico. La Gauff è stata continuamente in affanno per tutto il match, e non poteva essere altrimenti, visto l’attuale divario tra le due. Coco semplicemente è stata totalmente impotente di fronte all’uragano Garcia, così come l’Arthur Ashe, che ha assistito impotente alla sconfitta della propria beniamina.