Una maratona di cinque ore e 20, un match point non sfruttato, tanto spettacolo e il record di partita finita più tardi nella storia dello Us Open. Jannik Sinner si ferma ai quarti di finale dopo una battaglia epica contro Carlos Alcaraz che vince 6-3 6-7 6-7 7-5 6-3. Uno strazio, ma c'è una buona notizia. Il tennis è salvo, signori. Possiamo stare tranquilli, pensionare i fenomeni ringraziandoli per le gioie che ci hanno dato negli ultimi 20 anni. Ora abbiamo loro, Carlos e Jannik, il nuovo che avanza a velocità doppia, tripla e infiamma tribune e televisioni con un match epico che segna il momento più alto finora di una rivalità appena nata ma destinata a brillare. Una partita che avrebbe messo a dura prova anche le coronarie di un ultramaratoneta. Ed è quasi un peccato che un match come questo debba avere un vincitore solo, soprattutto perché il vincitore non è italiano e non si chiama Jannik Sinner. Ma per questa volta dobbiamo accontentarci della battaglia, dello spettacolo e della prospettiva futura. Per Alcaraz ora una semifinale alla portata contro Frances Tiafoe e l'obiettivo del numero 1 che potrebbe agguantare vincendo il torneo o arrivando in finale senza Ruud.