di Maria Elena Perrero (fonte Gazzetta dello Sport)
Da tensione, da postura sbagliata, da movimento scorretto, ma anche da calcoli renali, da ulcera o persino da tumore: un mal di schiena può avere molte cause. E soprattutto se persiste nel tempo è bene rivolgersi a uno specialista per la diagnosi e la cura. “Il mal di schiena, propriamente chiamato lombalgia, è un dolore che può essere frutto di molteplici cause e che, di conseguenza, può essere trattato in modi molto diversi: in alcuni casi può essere sufficiente un massaggio fatto da un fisioterapista o da un massoterapista, in altri casi degli antidolorifici, ma in alcuni casi - per fortuna più rari - potrebbe essere spia di un problema agli organi interni quali un tumore o delle metastasi”, spiega a Gazzetta Active la professoressa Laura Perucca, fisiatra, direttrice della Scuola di Specializzazione di Medicina fisica e riabilitativa dell'Università degli Studi di Milano e responsabile dell’Unità operativa di Riabilitazione neuromotoria dell’Istituto Auxologico Capitanio di Milano.
MAL DI SCHIENA: LE CONTRATTURE AL TRAPEZIO— Nel linguaggio comune con il termine "mal di schiena" si possono indicare diversi tipi di dolore che vanno a colpire il dorso, dalla parte lombare fino al trapezio: “In termini medici il mal di schiena è quello a livello lombare, che colpisce la metà inferiore della schiena. E già questa è una situazione dolorosa estremamente diffusa, tanto che si stima che un episodio di lombalgia colpisca nella vita una persona su due - ci dice la professoressa Perucca -. Se nel caso della lombalgia le cause possono essere molto varie, nel caso di un dolore nella parte alta della schiena, al trapezio, solitamente si tratta di un problema legato alla postura, alla posizione in avanti del dorso che crea delle contratture muscolari, chiamate trigger point, che possono diventare anche molto dolorose. I trigger point, che al tatto possono apparire come delle palline sottocutanee, beneficiano molto della massoterapia e della fisioterapia. Il consiglio, però, è di sottoporsi sempre in prima battuta a una visita medica, da un fisiatra o da un ortopedico. In seguito si decide la terapia, che va seguita per non aggravare la situazione dolorosa”.
I DIVERSI TIPI DI MAL DI SCHIENA: LOMBALGIA E DORSALGIA— Il mal di schiena che colpisce la metà superiore del dorso, senza arrivare però al trapezio, è la dorsalgia, che interessa la regione toracica delle vertebre. Più diffusa è però la lombalgia, spiega la professoressa Perucca. “A livello di vertebre cervicali l’osteoporosi sicuramente incide molto, particolarmente negli anziani. Questa fragilità ossea non provoca una frattura netta delle vertebre, ma le cosiddette infrazioni, ovvero microfratture che, con il tempo, causano lo schiacciamento delle vertebre, poiché il disco intervertebrale posto tra una vertebra e l’altra, con funzione di ammortizzazione tra le vertebre, con il passare degli anni tende a disidratarsi essendo a prevalente contenuto liquido. Viene così meno lo spazio tra una vertebra e l’altra e questo può dare dolore”. Diverso è il caso di fratture da trauma alle vertebre: “In questi casi, provocati ad esempio da un incidente o da una caduta, la vertebra può andare incontro a lesioni, i suoi frammenti possono comprimere il midollo e il rischio sono possibili danni al midollo con conseguenti lesioni neurologiche, fino a una eventuale paraplegia. Parliamo però di traumi importanti, che causano una frattura della vertebra”.
MAL DI SCHIENA DA ERNIA— Se il dolore si irradia anche alle gambe potrebbe trattarsi di ernia, cioè dello spostamento del disco intervertebrale. Quando il disco si sposta posteriormente può infatti andare a comprimere le radici nervose che si dipartono dal midollo spinale per andare a innervare arti superiori e inferiori. Un dolore alla mano potrebbe dunque essere causato da uno schiacciamento delle radici a livello cervicale, mentre un dolore che arriva alle gambe potrebbe essere dovuto a una compressione a livello lombare. In particolare se ho un’ernia il disco spostato va a premere sulle radici che vanno alle gambe, dando dolore sia lombare sia all’arto inferiore”. Un caso particolare, più raro ma comunque possibile, riguarda il mal di schiena dovuto a una infezione dell’osso: “Se il mal di schiena è accompagnato da febbre potrebbe trattarsi di un ascesso, una infezione dell’osso detta osteomielite”.
MAL DI SCHIENA E TUMORE— Un mal di schiena potrebbe poi essere sintomo di problemi agli organi interni come i reni o il pancreas. “I calcoli renali possono dare mal di schiena, provocando un dolore al fianco, a livello lombare - spiega la professoressa Perucca -. Ma anche una pancreatite, un’ulcera duodenale o calcoli alle colecisti possono avere tra i sintomi un mal di schiena persistente”. E poi c’è il caso dei tumori e delle metastasi. “Un mal di schiena che non passa potrebbe essere dovuto a un tumore ai reni o a una metastasi. Si tratta di casi meno frequenti ma possibili. Per questo è fondamentale una visita specialistica con una approfondita anamnesi e, nel caso, esami ad hoc, dalla semplice lastra alla risonanza magnetica oppure alla tac”.
MAL DI SCHIENA, SOVRAPPESO E MUSCOLI ADDOMINALI— Per fortuna il mal di schiena più frequente ha cause meno gravi. E se un peso eccessivo può essere tra queste, una buona muscolatura addominale può essere un’ottima misura di prevenzione del mal di schiena, insieme alla postura corretta. “Il peso eccessivo è un problema perché nei movimenti della schiena, in particolare nei piegamenti in avanti, un maggior peso causa una maggiore compressione dei dischi intervertebrali. Una corretta igiene posturale permette di limitare il rischio di mal di schiena: se, ad esempio, si deve sollevare un peso è meglio farlo non piegandosi in avanti fino a terra con il tronco ma piegando le ginocchia per abbassarsi e sollevando quindi il peso con le gambe. A livello di muscolatura, degli addominali tonici sorreggono la colonna. Attenzione, però, a come li si fa: se facendoli si inarca la schiena si può peggiorare la situazione”.