venerdì 2 settembre 2022

IL PALAZZO MALEDETTO DI VENEZIA

UCCIDE CHIUNQUE VI ABITI

Ecco l’inquietante storia di Ca’ Dario, il palazzo maledetto di Venezia che “uccide” chiunque vi abiti. Palazzo Dario affaccia sul Canal Grande e porta con sé una nomea sinistra: si dice che sia maledetto e che chiunque vi soggiorni muoia o finisca in miseria. Sono diversi i fatti sinistri accaduti all’interno. Il palazzo fu commissionato nel 1479 all’architetto Pietro Lombardo da Giovanni Dario, segretario del Senato della Repubblica di Venezia, come dono per le nozze fra la figlia Marietta e il mercante di spezie Vincenzo Barbaro.

L’inizio della “maledizione”

Alla morte di Giovanni, Ca’ Dario venne ereditato dalla giovane; cominciarono così gli strani e agghiaccianti eventi: il marito di Marietta, in miseria, morì accoltellato; la donna si suicidò, mentre Vincenzo, il figlio dei due, fu trovato morto. Il palazzotto passò prima nelle mani dei discendenti di Barbaro e poi in quelle di Arbit Abdoll, commerciante armeno di pietre preziose; l’uomo, in rovina, fu costretto a cedere l’abitazione all’inglese Rawdown Brown. Nel 1896 l’immobile divenne della contessa Isabelle Gontran de la Baume-Pluvine: la nobildonna ospitò per un periodo il poeta francese Henri de Régnier, sino a quando l’uomo, dopo aver contratto una malattia terribile, lasciò la città.

Morti sempre più frequenti

Nel 1970 il Conte di Torino Filippo Giordano delle Lanze, nuovo proprietario, fu assassinato. Ca’ Dario passò nelle mani del manager del gruppo musicale The Who, Christopher “Kit” Lambert. Il musicista, dipendente dalla droga, fu arrestato per detenzione di stupefacenti e finì sul lastrico. Prese in affitto la casa il bassista del gruppo, John Entwistle che morì colto da infarto. La casa maledetta divenne proprietà del veneziano Fabrizio Ferrari e della sorella Nicoletta. Neanche la donna sopravvisse alla maledizione: morì in un misterioso incidente; Fabrizio, invece, dopo il crack finanziario, fu accusato di aggressione nei confronti di una modella e arrestato.

Da Mani Pulite a Woody Allen

Comprò il palazzo il finanziere Raul Gardini: l’uomo, coinvolto nello scandalo Tangentopoli, si suicidò. Si dice che il regista Woody Allen fu più volte tentato dall’idea di acquistare Ca’ Dario, poi cambiò idea. Oggi la proprietà è di un ignoto investitore americano. Sono tante le ipotesi circa gli strani accadimenti: c’è chi dice che la casa si trovi su un antico cimitero di templari, chi sostiene che tutto sia dovuto al talismano sulla porta acquea del palazzo vicino. Per ora il mistero resta irrisolto.

 

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