Un’Italia solida, precisa e convincente per chimica di gioco, fa il suo esordio positivo nell’Europeo che la vede sfruttare subito la sua superiorità sulla tenera Estonia. Al Forum c’è l’atmosfera giusta per spingere gli azzurri dopo lo show di Giannis in Grecia-Croazia ma soprattutto c’è Simone Fontecchio, leader riconosciuto della squadra, tiratore dalle mani fatate, un giocatore in grande fiducia. È lui a dare la prima accelerata col tiro da tre. Ma il primo quarto scivola via in equilibrio.
ALLUNGO AZZURRO— Nel secondo quarto Mannion e ancora Fontecchio spingono un parziale di 14-0, alimentato anche dai voli di capitan Datome. Sul +15 (35-20) l’Italia si siede un attimo e gli estoni ne approfittano per rientrare sul 37-31 con l’adrenalina del play Kriisa, collegiale ad Arizona. Prima della pausa arriva un’altra scarica azzurra con le triple siderali del solito Fontecchio e i canestri di rapina di Ricci e Polonara: break di 15-2 così gli azzurri vanno al riposo sul +19 (52-33) con Fontecchio top scorer a quota 17 punti e con tutta la squadra che produce al tiro ottime percentuali: 63% da due, 47% da tre e il contorno di un +14 nel saldo a rimbalzo (25-11).
AGGRESSIVI— L’Italia diventa più aggressiva nella ripresa e Melli comincia a salire di colpi. Tocca a lui e a Polonara, nuove torri gemelle della Nazionale, a toccare il massimo vantaggio sul +23 (67-44). La palla continua a girare bene, non c’è più bisogno delle magate di Fontecchio, anche Datome riprende a segnare e torna Mannion a pressare forte. Il Poz si arrabbia o finge di arrabbiarsi per mantenere alta la tensione nel quintetto: il c.t. riprende duramente Ricci e poi lo abbraccia e bacia in panchina. Non c’è più partita da un pezzo. Domani invece bisognerà lottare fino al 40’ su tutti i palloni per arginare la Grecia di Super Giannis. Ma si sapeva anche prima di questo debutto.