di Benedetta Spada (fonte Gazzetta dello sport)
Giorgia Surina, volto noto della tv giovane, della radio colta e consapevole , ha pubblicato il suo primo romanzo: "In due sarà più facile restare svegli", di Giunti editore. Il romanzo porta con sé i colori dell'alba, piccole stelle senza cielo e la storia di due donne che affrontano le avversità della vita nell'unico modo che l'universo femminile conosce: rifiorire.
Come nasce questo libro?
“Ho iniziato a scrivere nell'estate del 2019, ma ha preso una vera forma nel 2021. Ho abbracciato una tematica profonda che mi ha permesso di fare un vero e proprio giro di boa. Un appello che ogni donna percepisce quando vogliamo creare la nostra vita. Dare voce alle domande di molte donne legate al profondo desiderio di essere madre anche se un compagno non c'è. Tutti vorremmo creare una famiglia con un percorso tradizionale, ma non sempre questo è possibile, allora una donna può scegliere di crescere un figlio da sola, può scegliere una strada alternativa".
Quanto è importante per te amarsi, amare tutto di se stesse?
"Nel libro cerco di dare voce alla capacità di amarci, di essere chi siamo realmente e di saperci accogliere quindi anche con le nostre limitazioni o potenzialità. Scegliere di essere madre coinvolge la nostra capacità di amarci , di sentirci giuste a prescindere. Le domande che ci facciamo nella vita esprimono dubbi e paure e fino a che ne avremo saremo vivi. Volersi bene e volere bene significa accogliere le nostre paure, le nostre incertezze".
Giorgia Surina oggi come è, come si vede?
"Giorgia non si può considerare oggi fatta e finita, sono una donna ricca di domande, sono curiosa e questo mi fa sentire viva, mettermi in dubbio mi permette di non essere necessariamente performante. Oggi mi concedo il tempo di trovare le risposte, di uscire da un'immagine standard".
La normalità è un valore?
"Sì, essere normali non significa essere banali, semplicemente tutti noi attraversiamo esperienze che ci connettono all'altro e ci fanno sentire meno soli. Quando mangiamo, ci laviamo, camminiamo per le strade siamo esseri umani e siamo tutti vicini anche se ci distinguiamo per una professione, un carattere. Certo siamo unici e nella nostra normalità, siamo speciali ecco perché sento di volermi fare portavoce di molte donne che attraversano la dolorosa esperienza di essere o non essere madri nella logica comune di questa accezione".
I rapporti umani donano libertà e gioia?
"Dipende, oggi molti dei rapporti umani sono stati messi in discussione, la virtualità che ci è stata imposta ci allontana. È un tempo di grande violenza. Vorremmo che i rapporti umani ci donassero libertà e gioia ma non sempre è così. Dobbiamo imparare a osservare , a capire. Il titolo del mio libro vuole indicare una via: da soli possiamo fare tutto ma... In due sarà più facile".
Il tuo è un invito alla cura di sé?
"Il mio primo libro volevo fosse una porta aperta, un invito alla riflessione, se questo libro diventerà altro di più, questo dipenderà dallo sguardo del lettore".
Tu mediti e pratichi yoga, quanto questa pratica aiuta il tuo benessere e le tue scelte?
"Sono molto grata a queste discipline che ci permettono di capire quanto la nostra mente sia potente. Ho scoperto qualche tempo fa che le persone di più grande successo mettono in agenda un'ora al giorno per riflettere, rallentare. Credo che questo spesso ci salvi, ci permetta di uscire dalla foga, dalla rincorsa alla perfezione. Prendere coscienza di doversi fermare. Questa consapevolezza ha cambiato la mia vita, questa è la mia ricetta, ogni individuo deve trovare la sua. Se solo ci soffermassimo ad osservare, ascoltare, potremo capire".