di Eugenio Spagnuolo (fonte Gazzetta dello Sport)
La puntura d'insetto più familiare è quella delle api. Ma anche vespe e altri insetti, soprattutto d'estate, possono pungerci, provocando dolore e gonfiore, che di solito scompaiono entro pochi giorni. La domanda è: come dobbiamo comportarci quando un insetto (o una medusa) ci punge? Quali sono i rimedi efficaci contro il dolore? E, soprattutto, quando è il caso di rivolgersi al medico? Lo abbiamo chiesto al dottor Federico Furlan, medico internista del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Raffaele di Milano.
COSA SUCCEDE QUANDO UN INSETTO CI PUNGE— L'ape possiede un apparato pungente, costituito da una sacca di veleno attaccata a un pungiglione uncinato. La vespa è simile, ma con un pungiglione liscio. Quando un'ape o una vespa pungono, la sacca si contrae, pompando veleno nel tessuto. Questo genera una reazione. “Ma dobbiamo distinguere tra la reazione normale, fisiologica, e quella allergica che merita un trattamento diverso”, spiega il Dottor Furlan.
Cosa succede quando un insetto come l'ape ci punge?
"La puntura genera una reazione dovuta all’inoculo del veleno. È una reazione locale e immediata, contraddistinta da dolore, bruciore, prurito, gonfiore: tutte cose sgradevoli che però non devono spaventarci. Diverso è se uno è allergico… In quel caso la puntura merita un’attenzione particolare. Ma è come per le allergie alimentari".
Chi è allergico al veleno degli insetti di solito lo sa?
"Generalmente sì. A volte, chi soffre di allergie potrebbe essere allergico anche al veleno degli insetti".
PUNTURE DI INSETTI: I SINTOMI E COME COMPORTARSI— Il veleno contenuto in una puntura d'ape o di vespa induce una reazione tossica locale nel sito dell'attacco. Ma niente panico: la soluzione è a portata di mano.
Come si riconosce la reazione normale a una puntura di insetto da una reazione allergica?
"La reazione fisiologica provoca dolore e sintomi legati a quella che in gergo si chiama cellulite chimica: un’infiammazione del tessuto sottocutaneo dovuta al veleno: nella parte colpita appaiono rossore, gonfiore, calore e dolore. La reazione allergica invece è sistemica: coinvolge tutto il corpo, non solo la zona coinvolta dalla puntura. I sintomi sono più importanti come ipotensione, a volte vertigini, e difficoltà respiratorie scatenate da un’asma allergica. Il rossore non è locale ma generalizzato, come una reazione orticarioide di tutto il corpo. Quando questi sintomi si estendono e interessano tutto l’organismo, vuol dire che siamo in presenza di una reazione allergica e dobbiamo reagire in maniera adeguata. Chi sa di essere allergico è bene abbia sempre con sé del cortisone anti-infiammatorio e un antistaminico in modo da poterli assumere all’occorrenza. Nei casi più gravi, in Pronto Soccorso, si ricorre anche all’adrenalina".
Come comportarsi se un’ape, un calabrone o una vespa ci pungono?
"Se non siamo allergici, la puntura di un insetto va gestita semplicemente lavando bene e disinfettando la parte interessata, poi applicando un impacco freddo di ghiaccio. È opportuno evitare di grattarsi perché farlo aumenta il rischio di infezione: la cellulite da chimica diventa batterica e può creare un’infezione che va curata con antibiotici. Di solito ce ne si accorge dopo qualche giorno".
A differenza di vespe e calabroni, l’ape quando punge può lasciare dentro il pungiglione. Che fare in questo caso?
"È buona norma toglierlo, usando una pinzetta o provocando una leggera abrasione della parte colpita - anche con una tessera di plastica, come la carta di credito - per rimuovere pian pianino il pungiglione".
I rimedi come l’ammoniaca funzionano contro le punture di insetti?
"Non servono a niente. Ci sono però dei preparati farmaceutici, a volte a forma di penna, che possono aiutare ridurre il dolore, facendo toccature sulla parte interessata".
Quanto durano gli effetti di una puntura di insetto?
"Dipende, non esiste una regola valida per tutti: c’è chi più o meno sensibile. Diciamo che possono durare da qualche minuto a diverse ore. Ma dipende anche dalla quantità di veleno inoculata: la puntura di un’unica vespa non è pericolosa come quella di diverse vespe. Maggiore è la quantità di veleno, più è probabile che si manifesti anche un effetto sistemico simile all’influenza con dolori articolari, orticaria ecc".
A quale puntura di insetto dobbiamo prestare più attenzione?
"Al ragno violino. Non è pericoloso, ma non sempre riusciamo a vederlo. E può nascondersi anche in casa. Il suo morso lo si riconosce, perché al centro della lesione infiammatoria di solito appare una piccola ulcera nera, legata alla necrosi da veleno. La puntura del ragno violino in alcuni casi può provocare febbre e dolori, ma anche in questo caso dipende dalla quantità di veleno inoculata".
PUNTURE DI MEDUSE: COSA FARE— Non è un insetto, ma anche le punture di medusa possono essere altrettanto se non più fastidiose…
Dottor Furlan, come comportarsi invece nel caso ci punga una medusa?
"La sostanza che rilascia la medusa può provocare bruciore, gonfiore. Il primo passo è fare in modo che la sostanza urticante rilasciata dalla medusa venga deattivata: bisogna bagnare la parte colpita con acqua di mare, riscaldata a temperatura ambiente. Evitare l’acqua dolce, che incrementerebbe il rilascio di sostanza urticante. È anche importante rimuovere i tentacoli che possono rimanere attaccati alla pelle. E poi assolutamente non vanno messi né ghiaccio né ammoniaca. Quella delle meduse è una puntura dolorosa, che nei casi più gravi può richiedere l’assunzione di cortisone o di antistaminico (in pastiglie). Ma nel giro di qualche ora, passa".