di Stefano Arcobelli (fonte Gazzetta dello sport)
Cinque anni dopo, ancora a Budapest, l'Italia del nuoto sincronizzato trionfa ai Mondiali. Lo fa ancora con il Duo misto tecnico e un punteggio di 89.26.85 (argento Giappone 86.5939, bronzo Cina 86.44.25), con 27.3000 di esecuzione, 27.1000 di impressione artistica e 34.8685 di elementi. Il merito è ancora del ruolo determinante della figura maschile, quel Giorgio Minisini che nel 2017 trionfava insieme a Manila Flamini, con la quale ha poi conquistato altri argenti mondiali ed europei. E che stavolta ha trionfato con Lucrezia Ruggiero, partner da tre anni, da quando l'ex capitana azzurra si è ritirata. Un successo annunciato, agevolato dall'assenza della coppia russa (anche l'Ucraina è assente non avendo il componente maschile). Un successo ipotecato nell'eliminatorie, quando il duo azzurro dell'Aurelia, aveva registrato 88.5734 punti. Dodici le coppie: quella tricolore spiccava per qualità, varietà, armonia, intesa (anche se i due non fanno coppia nella vita).