A New York sarà messo all’asta il 9 giugno un raro violino Stradivari del XVIII secolo. Si stima che il valore dello strumento potrebbe aggirarsi attorno ai 20 milioni di dollari. Antonio Stradivari è stato un famoso un liutaio italiano di Cremona che ha costruito nel corso della sua vita migliaia di strumenti a corde di eccezionale fattura. Stradivari ha realizzato violini, viole, violoncelli, chitarre e arpe e molti altri strumenti che sono stati utilizzati anche da noti musicisti come Niccolò Paganini e Giovanni Battista Viotti. È di questi giorni la notizia che un raro violino Stradivari del 1714 noto come “violino da Vinci-ex Seidel” verrà battuto all’asta a New York per un valore stimato di 20 milioni di dollari. Questo è il primo strumento della cosiddetta “epoca d’oro di Stradivari” ad essere messo all’asta.
“L’epoca d’oro” di Antonio Stradivari ricopre il decennio che va dal 1710 al 1720 e in questo periodo gli anni 1713–1716 sono considerati i migliori per la sua produzione. Durante quel lasso di tempo, infatti, Stradivari ha realizzato alcuni tra gli strumenti più famosi e preziosi della sua carriera. Il violino “da Vinci-ex Seidel” è datato proprio 1714 per cui è parte di questa cerchia di strumenti di grande valore. Sarà la Casa d’aste Tarisio, specializzata in questo genere di oggetti, a mettere lo strumento in vendita il 9 giugno 2022. Prima di essere messo all’asta, però, il violino verrà esposto in particolari visite private e riservate ad esperti e collezionisti che si terranno a Londra, Berlino, Pechino, Shanghai, Hong Kong e New York. Secondo gli esperti la vendita del “da Vinci” potrebbe sorpassare quello che per ora è il record di vendita di uno Stradivari. Il primato, infatti, attualmente risiede in un violino venduto 11 anni fa per beneficenza per il valore totale di 16 milioni di dollari. Il ricavato è stato devoluto alle vittime del terremoto e dello tsunami del 2011 in Giappone.
IL VIOLINO STRADIVARI “DA VINCI-EX SEIDEL”
Nel suo settore Stradivari è universalmente riconosciuto come uno dei migliori di tutti i tempi e il violino “da Vinci-ex Seidel” rappresenta sicuramente uno dei suoi capolavori. Lo strumento prende nome da uno dei suoi proprietari Toscha Seidel, un musicista di origini russe che lo acquistò nel 1924. Seidel comperò il “da Vinci” da Emil Herrmann a New York e la notizia all’epoca è stata riportata anche nella prima pagina del New York Times. Il nome “da Vinci”, invece, sembra essere stato assegnato dal commerciate Albert Caressa che nel libro degli strumenti che venivano maneggiati dalla sua ditta, insieme alle caratteristiche dello strumento, ha scritto: “Battezzato da noi come il Leonardo da Vinci”. Il nome non ha nessuna relazione con il Maestro del Rinascimento Leonardo da Vinci. In quegli anni, infatti, Caressa decise di assegnare nomi simili anche ad altri violini come il “Michelangelo” del 1718 e il “Tiziano” del 1715. In generale quasi tutti gli strumenti realizzati da Stradivari hanno un soprannome particolare che può provenire da un famoso musicista che ha suonato lo strumento (come ad esempio “l’Alard”, “il Vieuxtemps”, “l’Ole Bull” o il “Kreisler”) o da un famoso collezionista.