di Bianca Granato
Omissione d’atti d’ufficio, abuso d’atti d’ufficio, omicidio colposo, lesioni personali, falsità ideologica, procurato allarme, falso in atto pubblico.
Queste le accuse mosse delle associazioni IDU (Istanza Diritti Umani) e DUS (Diritti umani e salute).
I vaccini anti Covid-19 hanno ricevuto da parte dell’Ema o dell’Aifa solo l’autorizzazione condizionata, una procedura subordinata a precisi requisiti che le case farmaceutiche dovrebbero garantire e sottoporre alla verifica delle autorità.
La stessa Aifa ha sostanzialmente chiesto alle aziende di depositare il “Psur” (Rapporto periodico di aggiornamento sulla sicurezza) e le relazioni intermedie di sicurezza.
Peccato però che quando i legali delle associazioni IDU e DUS all’AIFA hanno fatto richiesta di tale documentazione l’agenzia si sia espressa con un secco no!
Sono documenti “di natura riservata” essendo di “proprietà esclusiva delle aziende produttrici”.
Una nuova richiesta del PSUR e delle relazioni intermedie viene fatta al Ministero della Salute ma anche questa volta il risultato è il medesimo: “non siamo in possesso della documentazione in questione”.
Ad ogni modo l’indagine prosegue e l’istanza viene inoltrata all’Ema, che si esprime con un diniego poiché non si intravede alcun interesse pubblico (salute dei cittadini!) nella richiesta.
È per tutti questi motivi, dunque, che si è giunti al deposito della querela.
Perché i cittadini hanno diritto a conoscere la verità di questo piano diabolico!
I vaccini non sono efficaci e niente e nessuno può dimostrare il contrario!