Lungo la costa siciliana, in provincia di Agrigento, c’è una zona dalla bellezza straordinaria che è nota come Punta bianca. Questa meravigliosa distesa di marna bianca ospita anche una vecchia caserma della Guardia di finanza che da diversi anni è ormai abbandonata e decadente. Molti sono stati sino ad ora gli appelli per salvare l’edificio e adibirlo a nuovo uso.
L’EX CASERMA DI PUNTA BIANCA
Punta Bianca è una splendida area naturale che si trova ai piedi di Monte Grande lungo un tratto di costa racchiusa tra Agrigento, e la bellissima Valle dei Templi, e Palma di Montechiaro. La zona è caratterizzata da scogliere a picco sul mare, insenature, rientranze e piccole baie. Per la sua straordinaria bellezza molti paragonano Punta Bianca alla bellissima Scala dei Turchi.
Una particolarità di Punta Bianca è la presenza di un ex caserma della Guardia di Finanza che è stata dismessa già nel lontano 1968 e da allora è rimasta abbandonata. L’edificio ha subito nel tempo sia pesanti crolli che atti di vandalismo. Viste le condizioni rischiose, il Demanio che è l’attuale proprietario dell’immobile ha recentemente richiesto al Comune di Agrigento di impedire l’accesso nell’area. Da anni ormai Mareamico sostiene che l’ex caserma giace in condizioni di pericolo di crollo e richiede al più presto interventi concreti. Non solo, Mareamico si è da sempre fatta promotrice anche dell’istituzione di Punta Bianca come Riserva Naturale.
L’APPELLO DI MAREAMICO
Secondo Mareamico il Comune non dovrebbe solo recintare la zona e impedire in qualunque modo l’accesso ma fare molto di più. La loro proposta è quella di acquistare questo importante edificio storico per realizzare dei lavori di ristrutturazione. Il complesso potrebbe essere adibito a museo etno-antropologico e a centro di educazione ambientale. L’ex caserma diventerebbe così il centro di riferimento di Punta Bianca che si spera sarà proclamata a breve Riserva Naturale.
Ecco cosa scrive Mareamico – Delegazione di Agrigento su Facebook: “A parere nostro il Comune invece dovrebbe immediatamente acquisire questo importante immobile storico, che rappresenta il punto di riferimento dell’istituenda riserva naturale di Punta Bianca. Quindi effettuare i lavori di restauro conservativo dell’ex caserma, al fine di adibirla a museo etno-antropologico e centro di educazione ambientale. I costi dell’intervento potranno essere reperiti tra i fondi previsti per gli edifici storici, programmati dall’Istituzione Europea, Nazionale e Regionale, nei programmi di recupero e valorizzazione del territorio.”