Danila De Stefano, da sempre appassionata di psicologia, ha progettato e realizzato una startup innovativa di psicologia online.
Danila, sei giovanissima e già a capo di un’azienda di successo, la tua.
Unobravo è un’idea nata da una necessità vissuta personalmente e che poi ho sviluppato facendola diventare una realtà che oggi coinvolge oltre 2.000 professionisti e 30.000 pazienti.
Mi spieghi com’è nata Unobravo?
Dopo la laurea mi sono trasferita nel Regno Unito e io stessa, da psicologa, ho sentito il bisogno di confrontarmi con un professionista. A Londra, dove facevo la ricercatrice e lavoravo in una clinica psichiatrica, tutto è molto caro ed era veramente difficile trovare un valido supporto. Scoprii che si poteva fare terapia online, ovvero terapia a distanza: una straordinaria opportunità che all’estero era già piuttosto diffusa e che aveva un grande mercato. Da qui l’idea di portare anche in Italia questa modalità di assistenza innovativa.
Hai fondato Unobravo e non molto tempo dopo è scoppiata la pandemia.
Sono riuscita ad intercettare un’esigenza sempre più diffusa: la psicoterapia raggiungibile e accessibile a tutti. Ho iniziato con gli strumenti e le competenze a mia disposizione cercando di mettere a frutto tutte le competenze che avevo acquisito e studiando per avere quelle che mi mancavano. Ho realizzato io stessa il primo sito web, ho scelto il nome e il logo, cercato e selezionato i professionisti. Quando è scoppiata la pandemia, la richiesta per avere un supporto psicologico senza la presenza fisica si è allargata a dismisura e Unobravo è diventato un punto di riferimento in Italia.
L’interesse per la psicologia, del resto, ti è sempre appartenuto.
In effetti, sono sempre stata una persona curiosa, sin da bambina. Mi annoio in fretta delle cose, ma non mi stanco mai delle persone. Ciascuno è diverso ed è interessante scoprirlo. La psicologia non è mai monotona, ma al contrario è straordinariamente affascinante. Non ho avuto dubbi quindi quando, dopo la maturità, mi sono iscritta alla facoltà di psicologia clinica avendo già in mente che avrei voluto occuparmi esattamente di questo.
Per diventare imprenditrice hai dovuto metterti alla prova anche in altri ambiti.
Per guidare un’azienda la sola conoscenza della psicologia non è sufficiente. Sul digitale, l’organizzazione, il marketing e la scelta dei collaboratori non ho avuto problemi. Ho viceversa dovuto imparare, invece, alcuni aspetti che mi mancavano sulla parte economico-finanziaria della gestione aziendale, che ovviamente non avevo ancora approfondito, ma che ho studiato a fondo.
Le chiavi del successo di Unobravo?
Sicuramente il match perfetto tra utente e psicologo del team: la miglior garanzia di una terapia corretta e di successo; l’attenta selezione dei professionisti, perché ogni paziente deve essere in ottime mani; una piattaforma capace di soddisfare ogni esigenza.
I tuoi prossimi obiettivi?
Diventare una multinazionale: abbiamo già aperto una filiale in Spagna e stiamo lavorando per continuare a raggiungere altri mercati. Ci stiamo affacciando inoltre anche al mondo aziendale proponendo soluzioni personalizzate rivolte alle imprese e ai propri dipendenti, in un’ottica di welfare.
Un suggerimento alle ragazze che ambirebbero a diventare imprenditrici?
Il vero superpotere di chi ce la fa è la curiosità: è importante andare fuori dal seminato e imparare il più possibile da chi c’è intorno a noi e che magari può già raccontare una storia di successo.
Una curiosità su di te?
Mi piace tantissimo viaggiare e spero di tornare a farlo appena mi sarà di nuovo possibile, impegni di lavoro permettendo. Adoro anche la danza e mi piace il ballo latino americano: salsa e bachata sono i miei preferiti!