Una pianta facile da coltivare, con fiori che arrivano da maggio a settembre. Una pianta vivace, allegra, originaria del Nord Europa, dell’America e dell’Asia: quelle che troviamo più facilmente nei nostri vivai arrivano dai paesi del Mediterraneo. Tra le cose più apprezzate della campanula ci sono i suoi fiori, a forma di campana o stellati: di solito sono blu o viola, ma possono avere anche un colore bianco, rosa, rosso e giallo. La delicatezza di questi fiori ricorda quella del gelsomino. La campanula comprende circa 300 specie della pianta, biennali o perenni, con i tipici fiori a forma di campanella di vario colore. Le foglie possono essere cuoriformi, dentate o oblungo-lanceolate, a volte piccole, ispide e ruvide, a seconda della specie.
COME COLTIVARE LA CAMPANULA
La campanula è una pianta molto diffusa anche allo stato spontaneo: cresce nei prati, nei boschi, nelle brughiere fresche e ombreggiate. Se invece la coltiviamo in giardino, in terrazza o sul balcone, le campanule da usare si dividono in due categorie principali. La prima con bordatura mista e un’altezza superiore ai 30 centimetri. La seconda invece nana o bassa, che cresce bene nelle zone rocciose.
COME COLTIVARE LA CAMPANULA IN UN VASO
La campanula può essere facilmente coltivata anche in un vaso, dentro e fuori casa. Il vaso più adatto (in ceramica o in terracotta) deve avere un diametro attorno ai 20 centimetri e sul fondo del contenitore bisogna disporre 1-2 centimetri di argilla espansa. Aiuterà molto le radici a conservare la loro solidità e la pianta a crescere in modo sano. L’importante è che la campanula in vaso, all’interno o all’esterno che si trovi, abbia comunque una buona circolazione d’aria.
ESPOSIZIONE E CLIMA
Le campanule prediligono climi temperati e posizioni luminose, meglio se non proprio sotto i raggi diretti del sole. Si adattano comunque anche a una posizione particolarmente soleggiata. La campanula non teme il freddo, ma se l’estate si presenta molto calda e asciutta, è meglio optare per posizioni ombreggiate.
TERRENO E CURE COLTURALI
II terreno ideale è umido e ben drenato, contenente una certa percentuale di calcio, e da concimare alla fine della primavera.
ANNAFFIATURA
Le campanule vanno annaffiate costantemente e frequentemente. In estate almeno ogni 10-15 giorni, tenendo conto delle condizioni atmosferiche generali. Il concime, preferibilmente naturale, va dato alle piante almeno una volta al mese.
SEMINA E FIORITURA
La moltiplicazione delle campanule avviene per semina, in autunno o all’inizio della primavera; sempre a inizio primavera si può effettuare anche la moltiplicazione per talea. La fioritura va da maggio a settembre.
POTATURA
La potatura della campanula va fatta con un obiettivo preciso: eliminare i fiori secchi o appassiti, per fare crescere meglio gli altri. Non spaventatevi se la parte aerea della pianta muore durante l’inverno: ricomparirà nelle belle giornate.
PARASSITI E RIMEDI
Le campanule temono le lumache e le chiocciole, ghiotte dei germogli e delle giovani foglie. Se le foglie ingialliscono o si seccano, è necessario annaffiare con più regolarità. Se invece la pianta si affloscia ha bisogno di meno acqua.