venerdì 25 marzo 2022

CONSUMO DI ALCOLICI

LA SOGLIA CHE NON VA MAI SUPERATA

Gli esperti lo chiamano “Binge Drinking”. È il meccanismo che porta a consumare elevate quantità di alcolici in breve tempo, sovraccaricando ovviamente il fegato che si trova quindi in condizioni non ottimali. Ci sono rischi, con questa tendenza. Soprattutto per i giovani, che non hanno ancora un ottimale sistema di metabolizzazione dell’alcol stesso.Quindi il ripetersi di questa cattiva abitudine, soprattutto tra i giovani ma non solo, può risultare estremamente temibile per la salute di quello che è il “laboratorio” del nostro corpo. A ricordarlo sono gli esperti presenti a Roma in occasione del congresso dell’AISF – Associazione Italiana per lo Studio del Fegato.

Rischi in aumento con la pandemia

Nel periodo pandemico, secondo i dati PASSI d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità, il 57% degli adulti di età 18-64 anni ha dichiarato di aver consumato alcol nei 30 giorni precedenti l’intervista. Complessivamente il 17% degli intervistati ha fatto un consumo di alcol a maggior rischio per la salute, per quantità e modalità di assunzione: il 3% ne ha fatto un consumo abituale elevato, superando le soglie di consumo medio giornaliero indicate dalle linee guida internazionali, l’8% risulta un binge drinker e un altro 9% ha consumato prevalentemente alcol fuori pasto. Il consumo di alcol a rischio resta una prerogativa delle classi socialmente più avvantaggiate, per reddito o per istruzione, residenti nel Nord Italia ed è maggiore fra gli uomini. Inoltre, nel 2020, il Sistema di Monitoraggio SISMA dell’ONA-ISS, le elaborazioni ISS dei dati Multiscopo ISTAT e i sistemi di rilevazione del Ministero della S. Proprio su questo aspetto si concentra l’attenzione degli esperti, preoccupati soprattutto per le giovanissime. Preoccupa infatti l’aumento del consumo tra le minorenni: tra 16 e 17 anni la frequenza delle consumatrici a rischio (40,5%) raggiunge quella dei coetanei maschi (43,8%); tra 11 e 15 anni 10 minori su 100 sono a rischio. Più in generale, comunque, il fenomeno del consumo concentrato di elevate quantità di alcolici in poco tempo appare diffuso.

Oltre 4 milioni di consumatori hanno abusato nel 2020, 930mila tra gli 11 e i 25 anni di età, con 120mila minori intossicati. “Durante la pandemia c’è stato un aumento nel consumo di alcolici misurato dalle vendite, che ha portato a un aumento dei ricoveri per epatite alcolica negli USA e a un incremento dei casi di trapianto di fegato per malattie alcol correlate in Nord Europa – sottolinea Alessio Aghemo, Segretario AISF. In Italia non abbiamo ancora dati aggiornati, ma è ragionevole supporre che vi sia un impatto prolungato nel tempo. L’incremento delle complicanze probabilmente si verificherà nei prossimi 5-10 anni, poiché queste non sempre sono acute, e talora richiedono molto tempo per emergere”.

Ecco quando si esagera

Fate attenzione alle cattive abitudini, ricordano gli esperti. E per capire quanto alcol si può consumare, anche se rinunciare certo non fa male, ecco le osservazioni di Manuela Merli, Professore Ordinario di Gastroenterologia presso l’Università Sapienza di Roma: ”Attualmente le quantità di alcol che non sono considerate dannose in chi ha un fegato sano sono rispettivamente  3 unità di alcol negli uomini e 2 nelle donne durante la giornata. Una unità di alcol corrisponde a un bicchiere di vino o a una lattina di birra. Inoltre, a meno di 18 anni non si dovrebbe bere perché gli enzimi non sono ancora maturi per metabolizzare l’alcol. Questi stessi enzimi anche dopo i 65 anni attraversano una riduzione di attività, che lascia intuire come anche la popolazione anziana dovrebbe moderare notevolmente il consumo di alcol. Tuttavia, l’alcol è sempre più diffuso nelle fasce giovanili, talvolta attraverso il fenomeno del binge drinking, per cui non si consuma abitualmente, ma in occasioni particolari si assumono più di 5 unità alcoliche in poche ore, determinando un effetto tossico importante sul fegato, col rischio soprattutto sui più giovani di provocare un coma etilico”.

 

Post in evidenza

OLTRE LA PAURA

IL LIBRO CHE FA RIFLETTERE IL DOLORE CHE DIVENTA FORZA E RESILIENZA, UN DOLORE CHE VA "OLTRE LA PAURA" QUELLA PAURA CHE ELISABETH ...