Le nuove regole per lo svolgimento della Maturità 2022, tra le quali la reintroduzione delle due prove scritte, non sono andate proprio giù ai ragazzi che il prossimo giugno si troveranno a dover affrontare l’esame di Stato, modificato per l’ennesima volta. Così hanno trovato sul web terreno fertile per manifestare tutto il loro malcontento. E, dopo che alcune rappresentanze studentesche hanno immediatamente annunciato una mobilitazione nazionale il 4 febbraio, tantissimi altri hanno approfittato del megafono messo a disposizione dai social network per indirizzare commenti non proprio accomodanti contro il nuovo esame e soprattutto nei confronti del ministro Bianchi, artefice dei cambiamenti della Maturità 2022. Il pensiero è comune: secondo i ragazzi il Ministero non ha tenuto conto del loro triennio, passato in larga parte in Dad, e così ritengono profondamente ingiusto il ripristino della formula d’esame pre-pandemia.
Maturità 2022, studenti sull'orlo di una crisi di nervi
“First reaction? Shock”, si può riassumere così, citando un noto politico, l’atteggiamento con cui ha accolto la notizia la maggior parte dei maturandi. E il portale Skuola.net, da sempre attento a far sentire la loro voce, non poteva esimersi dal raccogliere - tramite i tanti canali social presidiati - le impressioni a caldo dei ragazzi di quinto superiore. "E niente, sono tornata a casa e sono letteralmente in lacrime" commenta una studentessa su TikTok. "Ho appena avuto un attacco di panico, no non scherzo" le fa eco una collega molto allarmata per le ultime news. "Oggi, le numerose crisi di pianto per questa notizia tragica hanno superato i casi giornalieri dovuti al Covid" conferma uno studente.
"Non so se piangere o ridere… Bianchi non sa che il 3 e 4 anno è come se non siano stati fatti, infatti si stanno vedendo i risultati dei ragazzi", scrive ancora una ragazza. "Non è per niente giusto. In classe mia non stiamo studiando praticamente mai perché prima si prende il Covid un professore e la volta dopo un altro" denuncia un ragazzo. "Hanno rimesso l'esame che c'era prima, come se niente fosse; complimenti, incoerenza a livelli stellari", fa notare una maturanda con ironia e amarezza. "È come se noi di quinto non avessimo passato gli ultimi due anni in DAD, tutto è stato dimenticato", sottolinea un ragazzo preoccupato dal fatto che il MI sembri non aver tenuto conto del percorso di chi dovrà affrontare la Maturità quest'anno.
Maturandi contro gli scritti e soprattutto contro Bianchi
Ma l’intero mondo dei social è stato attraversato da un’ondata di commenti negativi sulla Maturità 2022, alimentando nuovi spunti di discussione. “Grazie al ministro Bianchi che ha deciso di ritornare all’esame tradizionale senza tener conto che i 2001 con 4 mesi di dad hanno avuto solo un colloquio, i 2002 con 1 anno e 9 mesi hanno fatto solamente la tesina col colloquio, ma noi 2003 con il triennio iniziato e finito in dad…esame tradizionale #maturita2022”, questa la sintesi che un maturando fa delle scelte prese dal MI negli ultimi tre anni di pandemia, commentando su Twitter. Un altro studente rincara la dose: “Dopo quasi tre anni di dad, privazione di attività didattiche e sportive, divieto di viaggiare, visitare musei, conoscere, scoprire, crescere, ai maturandi viene ripristinato l’esame pre-covid con due prove scritte. Totale disinteresse per i giovani. Follia pura. #maturita2022”.
Non sorprende che tra i bersagli più colpiti ci sia il ministro Bianchi: “La terza #maturita2022 pandemica cerca di progredire tornando alla "normalità". Dopo tre anni passati tra #lockdown e promesse mai mantenute, il #ministro non capisce la cosa più importante: che quella normalità non esiste più”, scrive uno studente. “Il concetto è - twitta un altro - che tornare a fare una maturità normale quando la scuola ancora non lo è, è una cazzata. Se uno risulta positivo per gli scritti che fa? Gli studenti fragili saranno costretti a rischiare la propria salute per poter fare gli scritti? #maturità2022”. Non si è salvato neanche il profilo personale del Ministro; nelle ultime ore la sua pagina Facebook si è riempita di sbeffeggiamenti e qualche insulto. Come si direbbe in gergo social, è in piena “shitstorm”.
Il ritorno della seconda prova? “Non metto mano a una versione da 3 anni”
Ma i maturandi non si limitano all’invettiva; qualcuno argomenta meglio perché, secondo lui, la Maturità 2022 doveva essere pensata meglio, soprattutto tenendo conto del loro percorso di studi. In questo caso è il ritorno della seconda prova a preoccupare maggiormente: “Parlo da studentessa di quinto liceo classico: causa pandemia non metto mano su una versione seriamente da 3 anni. Il che non è un bene, ma neanche una colpa. La situazione è questa: il sistema dovrebbe aiutare ad andare avanti, non a bloccarsi sul cammino”, scrive una ragazza; “Penso che fare la seconda prova all’esame di maturità di quest’anno sia una scelta bastarda e poco confortante per noi studenti, noi classe 2003 che dopo pochi mesi di terzo anno si è trovata in DAD ricominciando la scuola vera solo in quinta. Un salto di 3 anni”, testimonia un altro utente.
“La cosa che più mi perplime di questo esame di #maturita2022 è che si parli di normalità. Noi 2003 abbiamo fatto un triennio completamente frammentato: la terza abbiamo perso 3 settimane di lezioni per non parlare poi della DAD fatta ancora in modo approssimativo”, continuano gli studenti.
Maturità 2022, per i maturandi novità arrivate in ritardo
Alcuni mettono poi in luce un aspetto fondamentale: le tempistiche davvero ridotte per metabolizzare il netto cambio di rotta rispetto allo scorso anno. “Il problema della seconda prova non è tanto la prova in sé, ma il fatto che siamo stati avvertiti a febbraio. (Prima che gli universitari frustrati se la prendano) a noi maturandi è da maggio dell’anno scorso che ci dicono che non ci sarà sicuramente la seconda prova #maturita2022”.
Sono molti i ragazzi a porre l’accento su questo aspetto: “Il Ministro aveva raccontato una maturità e adesso, a inizio febbraio, cambia l'esame completamente sapendo che la nostra preparazione è stata lacunosa e che le votazioni in uscita saranno più basse. Tutto questo, signor Ministro, è profondamente sleale: si vergogni”, dice un maturando, a cui fa eco un’altra studentessa, che lancia l’hashtag “Bianchi odia i 2003” e polemizza: “Ringrazio il ministro Bianchi che come tutti gli uomini mi ha illuso per mesi e alla fine ha fatto la cazzata”.
Ritorno alla “normalità”? Gli studenti non sono d’accordo
Gli studenti, infine, contestato anche la volontà da parte del Ministero dell’Istruzione di proporre una Maturità che possa essere un “ritorno alla normalità”: “E comunque non ci lamentiamo solo degli scritti in sé, ma che si voglia fare una maturità “normale” quando la scuola attualmente non lo è, purtroppo chi non ci va più non lo può capire, ma manca tutto quello che prima faceva della scuola un luogo felice”. Della stessa opinione un altro studente, che su Twitter si sfoga: “Ministro Bianchi, come può pensare che i 2003 possano fare un esame completo senza un'adeguata preparazione che inizia in quarto? Le ricordo che l'anno scorso c'è stata la DAD 6 mesi su 8 e ora i ragazzi non hanno tempo per recuperare le lacune accumulate”.
Maturandi che, spesso, possono contare su inaspettati alleati: i docenti? Sono molti, infatti, quelli che si schierano dalla parte dei ragazzi riguardo le nuove modalità d’esame: “Il mio prof di matematica ci ha detto "se fate uno sciopero per la maturità, scendo in campo con voi" #maturità2022”, testimonia un alunno. “Parlando con i prof sembra che hanno capito meno di noi, auguriamoci tutti buona fortuna! #maturita2022”, ribatte un altro.