(tratto da Orizzonte Scuola)
La questione continua a sollevare polemiche: la distinzione fra alunni vaccinati e non a scuola, prevista dal nuovo decreto approvato dal Governo, raccoglie anche il dissenso dei genitori che lanciano l’allarme sulle possibili conseguenze della scelta di far restare in Dad chi è senza vaccino. Infatti, dopo le polemiche arrivate dal mondo della politica, le famiglie protestano. “Se da un lato registriamo positivamente la generale riduzione dei tempi della quarantena, dall’altro siamo sconcertati per decisioni che sembrano essere più ideologiche che scientifiche, e che, oltre a porre seri profili di criticità dal punto di vista della privacy, favoriranno con molta probabilità l’aumento di episodi di bullismo, prese in giro e discriminazione tra bambini e ragazzi, in un momento storico in cui psichiatri e psicologi stanno continuamente denunciando con forza l’impennata di comportamenti autolesionistici e di crisi di ansia tra i più giovani”, dice l’associazione Articolo26.
“Lo stesso ministro Bianchi pochi giorni fa – continuano i genitori – aveva fatto luce sui problemi della DAD ed è incredibile che oggi si continui a perseguire con ostinazione una strada che non tutela il bene dei più piccoli e fragili“.
“Auspichiamo che il Governo riveda immediatamente le disposizioni in senso inclusivo, rimettendo realmente al centro la salute psicofisica degli studenti, che di tutto hanno bisogno tranne che di pagare ulteriormente il prezzo della crisi”, commenta la Presidente di Articolo 26 Chiara Iannarelli.