a cura di Tatiana Maselli
Cos’è
La Tecarterapia o Tecar una terapia utilizzata prevalentemente in ambito fisioterapico per migliorare la guarigione di infiammazioni e traumi a carico di muscoli e ossa. Il termine Tecar è l’abbreviazione di Transfer Energy Capacitive And Resistive – Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo – e il trattamento si basa sulla diatermia, termine coniato proprio per spiegare il funzionamento di questa terapia, che significa “calore attraverso”. Il calore è da sempre utilizzato per trattare infiammazioni e dolore ed è comune a diverse terapie come il laser, gli ultrasuoni e l’infrarosso. A differenza di altre terapie, la Tecar non sfrutta però fonti di calore esterne per trattare gli stati infiammatori bensì il calore che proviene dall’interno del corpo, cioè il calore endogeno. La guarigione avviene dunque grazie alle risorse del proprio corpo e non ad opera di fonti esterne.
La tecnica, conosciuta anche come diatermia capacitiva resistiva, diatermia da contatto o diatermia a radiofrequenza, è stata proposta per la prima volta alla fine dell’800 da Jacques Arsène d’Arsonval, medico francese, e successivamente sviluppata e messa a punto da diversi altri medici e fisici fino ad arrivare alla progettazione e realizzazione della strumentazione utile ad effettuare le sedute. Utilizzata inizialmente solo in ambito sportivo in caso di infortuni di atleti e atlete, negli anni la Tecarterapia si è diffusa in altri ambiti e oggi viene utilizzata con successo in diverse situazioni, per trattare il dolore infiammatorio e velocizzare la guarigione in seguito a traumi.
A cosa serve
La Tecarterapia viene utilizzata per il trattamento di infiammazioni e patologie osteoarticolari acute o croniche, per alleviare dolori muscolari, per velocizzare il recupero in seguito a traumi e infortuni. Generalmente le zone del corpo trattate sono la colonna vertebrale, le articolazioni di spalla, gomito, polso, mani, ginocchio, caviglie, piedi e tutta la muscolatura. Attraverso questa tecnica possono trarre benefici, ad esempio, le persone che soffrono di tendiniti, dolore cervicale, lombalgia, infiammazioni al nervo sciatico, artrite. Grazie alla Tecarterapia si può poi velocizzare il recupero in caso di strappi muscolari, stiramenti, contratture e, nelle infiammazioni, oltre alla riduzione del dolore si verifica anche una diminuzione dell’edema, cioè del gonfiore. Questo perché il calore porta a un aumento della dilatazione dei vasi e a un incremento della circolazione: la zona infiammata viene quindi più facilmente raggiunta da ossigeno, nutrienti e sostanze utili a riparare il danno tissutale, rimuovere le scorie e velocizzare il processo che porta alla guarigione.
Come funziona
La Tecarterapia viene effettuata grazie a macchinari che attraverso radiofrequenze sono in grado di innalzare la temperatura della zona trattata, stimolando così i processi antinfiammatori e velocizzando la guarigione dei tessuti. Durante una seduta di Tecarterapia l’area da trattare viene massaggiata dal terapeuta con una piastra, sistemata a livello della pelle priva di indumenti. Per facilitare il trattamento, sulla cute viene applicato un gel allo scopo di ridurre l’attrito tra pelle e piastra. Durante il massaggio terapeutico, all’interno delle cellule si verificano movimenti degli elettroliti che generano il calore necessario a stimolare il processo di guarigione. L’aumento della temperatura, infatti, incrementa la vasodilatazione e la circolazione sanguigna; questo determina un maggior afflusso di ossigeno e nutrienti verso l’area infiammata e, di conseguenza, un miglioramento dei processi fisiologici che consentono la riparazione del danno.
Lo strumento con cui viene eseguita la Tecarterapia può essere utilizzato a diversi livelli di energia e con due diverse modalità: la modalità resistiva e quella capacitiva. La prima è indicata per trattare ossa, cartilagini, tendini e legamenti, mentre la modalità capacitiva lavora meglio su muscoli, pelle, tessuto connettivo, vasi sanguigni e linfatici. Il terapeuta, in base al tessuto da trattare e al tipo di problematica, sceglie dunque la quantità di energia da utilizzare e la modalità con cui operare. Generalmente i trattamenti di Tecarterpia vengono eseguiti nei centri di fisioterapia e il terapeuta è quindi un fisioterapista. La durata di una seduta di Tecarterapia è di circa trenta minuti ma il tempo può variare in base alla grandezza dell’area da trattare e al tipo di problematiche. I benefici della Tecarterapia di solito sono apprezzabili dopo poche sedute ma per la risoluzione del disturbo possono essere necessarie fino a dieci sedute. Di norma, la frequenza dei trattamenti è pari a due o tre sedute a settimana.
Controindicazioni
La Tecarterapia è una terapia sicura e priva di effetti collaterali rilevanti. È comunque importante che il trattamento venga eseguito da personale esperto e qualificato per ridurre il rischio, seppur minimo, di scottature nell’area sottoposta alla terapia. In gravidanza o in caso di malattie cardiovascolari è comunque preferibile consultare il proprio medico prima di sottoporsi al trattamento.