Nel mentre la prima votazione, come ampiamente previsto, si e' risolta con 672 schede bianche (nome comunque piu' votato Maddalena) ecco i segreti del Quirinale. Il Quirinale, storico colle di Roma, è tornato alla ribalta delle cronache in concomitanza con l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. L’insediamento del nuovo Capo dello Stato, a qualche giorno dall’elezione, è accompagnato tradizionalmente dal picchetto d’onore che accoglie il Presidente della Repubblica presso la sua nuova residenza, il Palazzo del Quirinale. Il palazzo che sorge su uno dei colli più alti di Roma, antica sede di luoghi di culto e di lussuose residenze signorili, deve i tratti distintivi del suo attuale aspetto al Seicento, all’epoca del pontificato di Paolo V Borghese (1605-21). Ma la storia del Quirinale, e le vicende che hanno nei secoli attraversato le grandi sale in cui risiede il Capo dello Stato italiano, non si esauriscono in epoca moderna. Già oggetto delle attenzioni di Napoleone, il Palazzo del Quirinale attraversa una rapida fase di trasformazione – da palazzo papale a reggia – nel 1870, quando con l’annessione di Roma al Regno d’Italia diviene la residenza della famiglia reale.
È all’età Sabauda che si devono la gran parte degli arredi, degli arazzi e delle suppellettili che si trovano oggi nelle stanze del Palazzo: il gusto neo-rococò tipico di molti ambienti del Quirinale è frutto dell’importante transito di beni che, alla fine dell’Ottocento, giungono a Palazzo dalle residenze reali di tutta Italia. Con la nascita della Repubblica Italiana, il 2 Giugno del 1946, il Palazzo del Quirinale diventa lo scenario di una storia diversa: è qui che il 5 Giugno Alcide De Gasperi comunica al re il risultato del referendum, ed è qui che Re Umberto formalizza l’addio alla Nazione. Da allora, l’aspetto del Palazzo è rimasto sostanzialmente inalterato – se non vogliamo considerare la questione del tappeto.
Sergio Mattarella lo ha definito “un Palazzo vivo e vitale per la nostra democrazia”, un protagonista della storia del Paese che va considerato a pieno titolo “la Casa degli italiani”.