di Lucia Resta (fonte Gazzetta dello Sport)
Prima dei successi di Dorothea Wierer in Italia non si sentiva parlare spesso di biathlon . È uno sport particolare, che non si pratica in tutto il Paese per ovvi motivi e che unisce due diverse discipline: lo sci di fondo e il tiro a segno . Proprio Dorothea spiega che la coesistenza di queste due specialità rappresenta il bello e il brutto del suo sport, perché è difficile eccellere in entrambe e a volte si ha una giornata "no" in una delle due complicando l'intera prestazione. Lei si è avvicinata al biathlon perché lo praticavano i suoi fratelli, ma da piccola ha praticato anche altri sport, in particolare il calcio, solo che giocava soprattutto con i maschi e a un certo punto non la volevano più tra loro (incredibile ma vero...), così si è dedicata solo al biathlon e già a 14 anni è andata via di casa per seguire la sua passione.
In una lunga intervista concessa per un podcast sul sito del Comitato Olimpico Internazionale , Dorothea Wierer ha confessato che quando era più giovane era una sorta di "party girl" . Le piaceva molto uscire e fare vita mondana, anche perché i suoi amici non erano sportivi come lei e si faceva un po' trascinare. Tuttavia non rinnega quella parte della sua vita, ma è felice di aver incontrato suo marito Stefano Corradini che l'ha fatta diventare più professionale. Anche adesso ogni tanto si concede uscite e divertimento, ma riesce a conciliare molto meglio questo aspetto della sua vita con il suo sport e con l'essere un'atleta di alto livello. E quando il coach le dà un giorno libero le piace fare le cose con calma e passare la giornata in relax sul divano a guardare la tv. L'allenamento le pesa di più se deve farlo da sola, mentre ama allenarsi in gruppo . Dopo il lockdown del 2020 è stata particolarmente felice di tornare agli allenamenti, ma in generale ci sono periodi in cui è più motivata e si allena con più gioia e altri in cui fa più fatica. Proprio perché prende molto sul serio la sua attività, Dorothea Wierer, che da fuori sembra sempre molto concentrata e sicura di sé , ha rivelato invece di essere piuttosto insicura e di avere problemi di insonnia prima delle gare importanti. Quando prima dell'inizio della stagione le chiedono se si sente pronta, lei dice che in realtà non si sente mai veramente pronta , ma poi cerca di affrontare le sue paure pensando a tutti i sacrifici che ha fatto per allenarsi al meglio. Le è stato chiesto anche a cosa pensa mentre affronta le fasi di gara dedicate al tiro, come trova la concentrazione per centrare il bersaglio e lei ha spiegato che non pensa a qualcosa in particolare, ma ci sono dei giorni in cui si sente più sicura, altri in cui lo è meno e questo solitamente dipende da come sono andati gli ultimi tiri di allenamento prima della gara : se ha centrato tutti i target è più tranquilla e rilassata, se invece ha colpito troppo distante dal bersaglio si sente più insicura e irrequieta. Inoltre dipende molto anche dalla situazione in cui si trova durante la gara e cioè se ha ancora possibilità di vincere o di salire sul podio o se deve stare attenta a restare nella top-ten oppure se la gara è ormai compromessa e non c'è più possibilità di recuperare. In ogni caso, Dorothea ha confessato di preferire il tiro a segno allo sci di fondo . Proprio perché da qualche anno Dorothea Wierer è diventata molto professionale e cura ogni aspetto della sua vita in modo da rendere al meglio quando è in gara, ha dovuto anche trovare degli escamotage per contenere una delle sue più grandi passioni: quella per i dolci . Doro è una buona forchetta, mangia di tutto in modo sano ed equilibrato, stando molto attenta alla provenienza degli alimenti. Spesso il cibo proviene direttamente dall'orto di casa sua o dalla cucina di sua madre. Per esempio si fa preparare delle mele e albicocche essiccate e disidratate da portarsi in giro come spuntino. In questo modo evita di mangiare snack e dolcetti, ottiene subito energia da spendere immediatamente e tiene a bada la voglia di zuccheri. Per gli spuntini usa anche frutta secca, in particolare le mandorle. Per gli atleti di sport invernali quella appena cominciata, si sa, è una stagione molto importante e molto particolare perché è una stagione Olimpica . A febbraio ci sono i Giochi invernali a Pechino e Dorothea Wierer è una delle atlete azzurre più attese. Sia a Sochi 2014 sia a Pyeongchang 2018 ha vinto la medaglia di bronzo con la staffetta mista e sono in tanti a desiderare di vederla sul podio olimpico anche nella gara individuale. Lei ha confessato che già a Pyeongchang sentiva molto la pressione, ma in realtà non aveva alte aspettative per la gara in solitaria, mentre aveva molte più speranze per quella con il team. Inoltre poco prima di partire per la Corea aveva avuto problemi di salute e una volta arrivata lì ha incontrato difficoltà a superare il jet lag. Sono state per lei delle Olimpiadi molto particolari. Quest'anno l'obiettivo di conquistare una medaglia individuale c'è, ma Doro ammette anche di non essere mai stata un'atleta da grande evento, quanto più che altro un'atleta costante nell'arco di tutta la stagione , infatti non ha molti alti e bassi. Comunque vadano le Olimpiadi, Doro sa benissimo che la vita non è solo il biathlon , ma c'è anche molto di più.