di Francesco Sessa (fonte Gazzetta dello Sport)
Spesso si dice che l’età è solo un numero. E lo si fa con leggerezza, quasi con disinteresse, magari senza crederci nemmeno troppo. Ma la storia che viene dalla Nuova Zelanda - più precisamente da Scarborough Beach, non lontano da Christchurch - è la conferma tangibile che questa affermazione ha del vero. Perché fare surf a 92 anni (93 il prossimo agosto) non è da tutti, ma in fondo perché no? “Finché riuscirò a mettermi in piedi sulla tavola , andrò avanti”. Parole pronunciate da Nancy Maherne , più volte fotografata con la tavola da Julie Chandelier. Scatti che hanno portato la storia in giro per il mondo, dopo che la stessa donna ha vissuto una vita alla ricerca del proprio posto tra viaggi, esperienze di vita e autostop.
Nancy è nata a Wellington nel 1929 e dice di aver vissuto una vita piena, “senza mai un momento di noia”. Poco più che ventenne ha lasciato la Nuova Zelanda per trasferirsi in Inghilterra, con i weekend trascorsi tra autostop e ostelli. Poi, da mamma, il ritorno nella terra d’origine, dove ha iniziato a fare surf in età avanzata ( qui l’articolo sull’età in cui iniziare a fare surf ). Come si vede chiaramente dalle foto, la sua tavola da surf ( qui la nostra guida ) è consumata. Prodotta negli anni ‘70 , ha perso il colore ed è tutta bianca. Invecchia come la proprietaria, ma non demorde e sfida ancora le onde. “Ma mi piacciono quelle grandi , non ha senso prendere tante onde piccole una dopo l’altra: aspetto finché non vedo arrivare quella giusta e poi mi ci butto”. Le gesta di Nancy Maherne hanno attirato l’interesse degli altri surfisti: “Tutti mi rispettano. Ma magari solo perché sono vecchia…”. Ma qual è il segreto dietro a questo incredibile esempio di longevità nel surf (e nello sport in generale)? Stando alle parole della stessa protagonista, molto è da attribuire alla dieta ( qui la nostra intervista allo chef Mattia Poggi ): Nancy è vegetariana ed è sempre stata abituata a mangiare senza zucchero. Ma oltre a questo c’è un attività sportiva a 360°, con giri in bicicletta e corsi di ginnastica . Insomma: gli sport da tavola uniscono le generazioni. Abbiamo visto di tanti ragazzi giovani che hanno un futuro davanti a sé (qui l’intervista a Federico Piccoli, fenomeno del windsurf a 15 anni ) e questa storia ci ricorda che la passione per la tavola non ha età. Basta crederci e prepararsi a dovere, sia mentalmente sia fisicamente.