Esiste una realtà calcistica a Lamezia Terme distante anni luce daricche logiche di mercato e di massimizzazione dei profitti, la cuioccupazione comprende solo ed esclusivamente la cura e la crescita – come calciatori e come uomini – di bambini e ragazziche ambiscono ad ascendere al calcio “dei grandi”.
L’A.C.D. Lamezia Terme – tale è il nome di questa piccola “famiglia” e avente colori sociali gialloblu – opera ormai da quasi 8 anni sul territorio lametino, facendo forza solo e soltanto sulle quote versate dagli iscritti nell’impossibilità di contare sull’utilizzazione di impianti sportivi comunali, che di fatto sono in mano a poche società privilegiate che ne usufruiscono nelproprio interesse personale.
Per tale ragione, nel corso degli anni, al fine di continuare acompetere nei campionati “under 17” ed “under 15”, il Lamezia Terme ha dovuto contare costantemente sull’ospitalità offerta da comuni limitrofi (Feroleto, Migliuso, Curinga), provvedendo a sostenere, non soltanto le spese necessarie per l’utilizzo dell’impianto sportivo ospitante, ma altresì quelle derivanti dai continui spostamenti.
Di recente, l’esistenza della piccola e solida realtà calcistica è stata scossa dalla nascita di una nuova Associazione SportivaDilettantistica, il cui nome all’anagrafe risulta essere “ASD Football C. Lamezia Terme”, che si è fatta chiamare inizialmente “FC Lamezia Terme”, per poi passare direttamente a “Lamezia Terme”, appropriandosi indebitamente di un nome che non le appartiene e creando confusione e sviamento tra gli addetti ai lavori.
A nulla sono valsi i tentativi, da parte del Presidente del Lamezia Terme, Sig. Salvatore Pulice, e del Vice-Presidente, Sig. Giovanni Di Giorgio, al fine di risolvere bonariamente la fastidiosa questione sull’uso improprio della denominazione da parte della “ASD Football C. Lamezia Terme”, la quale ha continuato imperterrita, come se nulla le fosse stato detto e chiesto.
Ad oggi, il Lamezia Terme si sente defraudata e non tutelata dalla FIGC – SGS e Lega Nazionale Dilettanti – la quale non ha neanche avuto la decenza di rispondere alle mail ed alle Pecinviate e da cui ci si aspetta che garantisca, indistintamente,l’osservanza delle regole e dei diritti di tutte le associate.
Pertanto, il Lamezia Terme, chiede che quantomeno le testate giornalistiche locali possano fare un uso corretto delle denominazioni sociali in questione.